AGI - Torna a calare leggermente, dopo tre settimane di aumento, l'indice Rt in Italia. Nell'ultima settimana di monitoraggio si attesta a 0,86, contro lo 0,89 della scorsa settimana. È quanto emerge dalla riunione della cabina di regia ministero-Iss-Regioni per la valutazione dei dati. Anche l'incidenza risulta in calo, tornata sotto quota 100 casi per centomila abitanti per la prima volta dallo scorso ottobre.
Nell'ultima settimana di monitoraggio nessuna Regione è classificata a rischio alto, 4 (Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria) hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) mentre le altre hanno una classificazione a rischio basso.
Due Regioni (Molise e Umbria) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l'uno. Tutte le Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
Scende anche il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (3 Regioni contro 5 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (23%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.423 (04/05/2021) a 2.056 (11/05/2021).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (24%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 18.176 (04/05/2021) a 14.937 (11/05/2021). Le Province Autonome (Bolzano e Trento) e la Regione Veneto riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.