AGI - Durante il primo lockdown imposto per arginare la diffusione di Covid-19 sono raddoppiati i casi di depressione post partum rispetto ai periodi prepandemici. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, condotto dagli scienziati dell’University College di Londra, che hanno intervistato 162 donne inglesi che tra maggio e giugno avevano figli di età inferiore a sei mesi.
Stando ai risultati del team, il 47 per cento delle mamme ha affermato di soffrire di senso di colpa, ansia e spossatezza, tre dei segnali indicatori del disturbo noto come sindrome di depressione post partum. Prima della pandemia, il tasso registrato da studi precedenti era del 23 per cento.
Gli esperti sospettano che l’aumento di difficoltà psicologiche possa dipendere dall’assenza di sostegno da parte degli altri componenti della famiglia, impossibilitati a raggiungere le neomamme per via del lockdown. I ricercatori aggiungono però che non tutte le esperienze vissute durante il lockdown sono state negative. La chiusura potrebbe, infatti, anche aver rafforzato il legame tra genitori e figli.
“Le madri a Londra non stavano bene durante il primo blocco – afferma Sarah Myers dell’University College di Londra – nonostante le norme occidentali sull’educazione dei figli si concentrino sulla genitorialità intensiva, i nostri risultati evidenziano che la presenza di altri membri della famiglia è fondamentale”.
“I responsabili politici – aggiunge Emily Emmott, collega e coautrice di Myers – dovrebbero tener conto di queste implicazioni durante la stesura delle nuove norme contro Covid-19”.