AGI - Un'enorme bandiera di Israele è stata srotolata da un palazzo del ghetto di Roma dove è in corso da metà pomeriggio una imponente manifestazione di solidarietà. Tanti cittadini e tanti esponenti della politica si sono radunati a Portico d'Ottavia.
"Sono ore terribili segnate dal sangue e da un odio che persiste che vuole vedere la distruzione di uno Stato e delle libertà", ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello dal palco. "Il nostro modello guarda alla pace e alla voglia di coesistere".
Il lungo sibilo di una sirena pervade il Portico d'Ottavia, per ricordare quello che sta accadendo in queste ore a Gerusalemme, dove molte volte al giorno gli israeliani sono costretti alla fuga nei rifugi antiaereo prima di essere bombardati. La manifestazione è cominciata così, con gli organizzatori che hanno tenuto a precisare che non si tratta di una manifestazione contro la Palestina, ma contro Hamas e il terrorismo.
"Siamo, senza se e senza ma, contro ogni terrorismo che minaccia Israele"Ignazio La Russa
"Noi oggi siamo tutti a Tel Aviv, a Gerusalemme, dove c'e' chi viene colpito dal terrorismo. Siamo qui per dire che non continuera' per sempre. La pace e' possibile. Buona pace Israele e Palestina". Enrico Letta
"I missili vanno condannati sempre e bisogna dire che Hamas è una organizzazione terroristica, e che ci vuole una soluzione pacifica, che gli islamisti non vogliono. Vorrei che il governo fosse per la pace in modo presente, chiaro e protagonista e non fosse silente".Matteo Salvini
"L'aggressione contro Israele con centinaia di razzi è inaccettabile. Gli ebrei hanno diritto a vivere nella loro terra. La comunità ebraica italiana è una risorsa per il nostro Paese e non si può pensare che neanche nel loro Paese possano vivere in pace. Ora basta".Antonio Tajani
"La Jihad, Hamas, i terroristi, minano un modello di coesistenza - ga detto Dureghello - E noi non possiamo accettare chi il mina il nostro diritto ad esistere, chi mina la pace e il futuro. Gli ebrei vivono ore di tensione, di nuovo viene messo in discussione il nostro diritto ad esistere. Non ci nascondiamo di fronte al fatto che non è antisemitismo. Lo è. E a questo dobbiamo dire no. Stiamo parlando di terroristi. Tutto il resto è un pretesto. Anche io voglio una Palestina libera".
Israele sta vivendo una sfida durissima, sotto la pioggia di razzi sparati da Gaza, ma non smette di essere un Paese "resiliente", assicura Ariela Piattelli, direttrice di Shalom, 'voce' della comunità ebraica di Roma, ha sottolineato, parlando con Agi della nuova escalation di violenze in corso tra Israele e la Striscia di Gaza.
"Raccontiamo storie di persone che hanno passato la notte nei rifugi e stamattina sono uscite di casa e sono andate al lavoro. In Israele non si rinuncia mai al quotidiano, è questo uno delle cose che caratterizza di più la popolazione israeliana, questa resilienza, questa capacita' di resistere anche nella normalità".
Piattelli ha messo l'accento sulla "capacità di Israele di farti sentire sempre in un Paese resiliente e normale", sulla "voglia di vivere, di normalità, una grande risorsa". Anche in simili situazioni, "il business continua, le startup non si fermano, si continua ad andare avanti: la capacità di Israele di guardare sempre avanti e non voltarsi mai indietro è la sua spinta assoluta".
Il Rabbino Capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, ha chiuso la manifestazione in sostegno di Israele con la lettura del salmo 120 che recita "nel momento della disgrazia ho chiamato il mio Signore e ha risposto", "io sono per la pace quando parlo, loro sono per la guerra". Si chiude così la manifestazione che oggi ha richiamato al ghetto centinaia di cittadini e politici per mostrare sostegno allo Stato di Israele che nelle ultime ore è teatro di feroci attacchi da parte di Hamas.