AGI - Il forte vento e il mare agitato frenano nuovi sbarchi a Lampedusa, ma rallentano anche i trasferimenti. La cronaca fa registrare l'arrivo di diciassette persone, soccorsi in extremis, quando erano aggrappati a una piattaforma petrolifera. E hanno toccato quota 1.500 gli ospiti dell’hotspot dell’isola, a fronte di una capienza massima di 250 persone, mentre in 200 sono stati collocati sul molo Favaloro.Duecento hanno passato parte della notte sul molo, come accaduto in quella precedente, poi sono stati collocati nella struttura di accoglienza.
Altrettanti sono giunti a Porto Empedocle con il traghetto di linea e sistemati su dei pullman alla volta di alcuni centri della provincia di Ragusa. In precedenza altri 312 erano stati portati sulla nave quarantena “Allegra”, una seconda nave, la “Azzurra”, è arrivata appositamente a Lampedusa per continuare i trasferimenti e alleggerire le presenze nell'hotspot. Ma non ha potuto imbarcare altri migranti per le avverse condizioni meteo.
Intanto, proseguono gli Sos nel Mediterraneo. Perso il contatto con 75 persone sul gommone seguito ieri con apprensione da Alarm Phone: "Dalle 2 di notte non abbiamo più contatti". Ma proprio in quelle ore il gruppo che si trovava a sud di Malta sarebbe stato soccorso dalle unità maltesi. La situazione nel Mediterraneo resta difficile. Ieri due naufragi: nel primo almeno cinque vittime, nel secondo un morto e 23 dispersi.
Dura la posizione del parroco dell'Isola, don Carmelo La Magra: "Ancora 200 persone migranti hanno passato la notte sul molo Favaloro a Lampedusa in condizione igieniche indescrivibili e con i servizi igienici inutilizzabili, costretti ad urinare in bottiglie di plastica. Governo dei migliori... Vergogna. Continuare a chiamare emergenza un fenomeno che si ripete allo stesso modo per decenni serve solo a deresponsabilizzare la politica. 'Buoni' e 'cattivi' continuano a parlare di#migranti ma nessuno sembra proporre soluzioni concrete".