AGI - "Nel giro di 2-3 mesi potremo essere anche noi ai livelli di Israele e Inghilterra". Ne è convinto Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova. "Poi la sfida è restare tali - avverte, intervistato da 'Agorà' su Rai3 -. E dobbiamo capire che se nel mondo centinaia di milioni di persone non vengono vaccinate si creano le condizioni migliori per creare sempre nuove varianti: è nostro interesse che tutti ricevano i vaccini, e questo è possibile o liberalizzando i brevetti o pagandoli di più".
"La trasmissione del virus è esclusivamente una questione di probabilità, più ci si incontra più le probabilità crescono. Ogni azione conta - spiega Crisanti - conta la mascherina, conta il distanziamento, conta evitare gli assembramento. Il virus circola alle 8 di mattina come la sera tardi ma il coprifuoco dà il suo piccolo contributo al controllo dell'indice Rt".
"È una corsa tra le vaccinazioni e il virus. Se solo per le riaperture si fossero aspettate altre 2-3 settimane, la dinamica sarebbe stata più favorevole", conclude. "Israele e Inghilterra insegnano che con il vaccino se ne può uscire . Si è deciso di far correre rischi inutili alle persone fragili solo per non aspettare 2-3 settimane".