AGI - Dovrebbe essere una mappa dell'Italia senza zone rosse quella che uscirà dopo la riunione della cabina di regia ministero della Salute-Iss e le relative ordinanze del ministro Speranza. Nell'ultima settimana di monitoraggio si osserva in Italia "un miglioramento generale del rischio", con nessuna Regione a rischio alto per la seconda settimana consecutiva Sei Regioni hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l'uno. Tutte le Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
L'incidenza in Italia "è in lenta diminuzione ma ancora elevata per consentire sull'intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. E' necessario continuare a ridurre il numero di nuovi casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale", rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio ministero della Salute-Iss nelle sue conclusioni.
"La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) - si legge nel documento - e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia".
La Val d'Aosta, unica regione in rosso, dovrebbe tornare in arancione: l'Rt è a 0.93 e l'incidenza, che la scorsa settimana aveva superato la soglia di rischio di 250 casi per centomila (causando il salto di colore), è tornata a livelli piu' accettabili (ieri era a 187 per centomila).
Dovrebbe rimanere in arancione la Sicilia, che la scorsa settimana aveva ancora parametri alti, soprattutto l'Rt sopra 1 anche nell'intervallo minimo, sceso ora a 0,89: servirà almeno un'altra settimana con numeri da giallo.
In bilico tra giallo e arancione la Sardegna, tornata solo la scorsa settimana in arancione dal rosso: l'interpretazione dei criteri fin qui seguiti lascia pensare che serva un'altra settimana (come accaduto sette giorni fa per la Puglia), pur avendo ora numeri pienamente da giallo, con l'Rt a 0,74 e il rischio basso. Proprio ieri il governatore Solinas ha chiesto pero' al ministro Speranza di tornare in giallo forte di un report con gli ultimi dati (in netto miglioramento) sui contagi. Occorrerà attendere l'ordinanza. Verso la promozione dall'arancione al giallo proprio la Puglia, insieme a Calabria e Basilicata. Tutte le altre Regioni dovrebbero rimanere in giallo.
In leggero aumento l'Rt
In leggero aumento, per la seconda settimana consecutiva, l'indice Rt in Italia, salito a 0,89 contro lo 0,85 della settimana precedente. "Nel periodo 14 - 27 aprile 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,89 (range 0,85- 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, ma sotto l'uno anche nel limite superiore", si legge nella bozza.
Giù l'incidenza settimanale
Questa settimana continua il calo nell'incidenza settimanale (127 casi per 100.000 abitanti contro 146 per 100.000). "Sebbene la campagna vaccinale progredisca sempre più velocemente, complessivamente, l'incidenza resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi", riporta la bozza.
Cala l'occupazione delle terapie intensive
Scende il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 5 contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27/04/2021) a 2.423 (04/05/2021).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27/04/2021) a 18.176 (04/05/2021). Soltanto una Regione (Calabria) riporta una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.