AGI - Fascisti contro antifascisti. La memoria di Mussolini e quella della Resistenza. Si sono fronteggiati stamane a Dongo, nel Comasco. Saluti romani e camicie nere hanno reso il loro omaggio ai gerarchi fucilati dai partigiani nel 1945 e al loro duce. Erano in circa duecento, esponenti della variegata galassia dell'estrema destra, di Fronte nazionale e altri gruppi.
Roma 1922? No, #Dongo 2021.
— Paolo Berizzi (@PBerizzi) May 2, 2021
Vergogna italiana.#mussolinihttps://t.co/gGtceMkWlh
Dall'altra parte della barricata trecento partecipanti alla contro-manifestazione: studenti, Anpi, Cgil e partiti di sinistra che chiedevano che si fermasse questa la manifestazione perché "è apologia del fascismo". Divisi da un cordone di polizia e carabinieri.
Ecco i fascisti oggi a Dongo, con il prevedibile saluto romano. Ecco quello a cui si è dovuto assistere: uno sfregio alla Repubblica, alla Resistenza, alle vittime della dittatura del criminale Benito Mussolini pic.twitter.com/GhxJpw9RbN
— A.N.P.I. Nazionale (@Anpinazionale) May 2, 2021
Campeggiavano gli striscioni: "Dongo luogo di memoria dice no ai razzismi e ai fascismi di ieri e di oggi" e "Rigurgito antifascista studentesco", con Bella Ciao cantata e gridata per far tacere i cori neri dei camerati che si sono poi spostati a Giulino di Mezzegra per la Messa nella chiesa di Sant'Abbondio e per un altro raduno davanti a Villa Belmonte. Il raduno è stato sciolto, ma resta forte la polemica.