AGI - Tavoli pieni ma niente folla per la prima cena fuori dei romani dopo quasi 6 mesi. Con le forze dell'ordine a presidio anti assembramenti nella luoghi di ritrovo più frequentati dai giovani. Nei locali dei quartieri a più alta concentrazione di ristoranti ed attività serali si contano centinaia di tavolini posizionati nelle strade e nelle piazze per consentire di far ripartire le attività con il ritorno del Lazio in zona gialla.
A Trastevere non tutti i ristoranti e i pub hanno riaperto, qualcuno per assenza di spazi esterni, in altri spiega un gestore mentre sistema la sua struttura "ci stiamo organizzando per ricominciare puntando soprattutto al weekend". Tra i vicoli del quartiere ci sono soprattutto giovani, trentenni, universitari stranieri e qualche raro turista.
"Galleggiamo, per ora così è resistenza per tenere aperti, servono misure meno restrittive, noi per ora facciamo il 15% degli incassi di prima della pandemia, avremmo bisogno anche dei tavoli all'interno", ragiona il gestore di una delle trattorie più conosciute della zona. I tavoli esterni sono pieni ma l'umore dei ristoratori non sembra in linea con una giornata di festa.
Più fiducioso il titolare di un'altra osteria romana che affaccia su una delle piazze più caratteristiche del rione: "Quando ci fanno stare aperti per noi va sempre bene siamo contenti. Stasera i tavoli sono pieni, la gente ha voglia di stare fuori, a pranzo è andata peggio, forse perché non ci credevano per davvero che si riapriva dopo tutto questo tempo".
A Testaccio, San Lorenzo, Campo de Fiori e Pigneto va per la maggiore l'aperitivo. I locali di piazza Testaccio sono pieni, le distanze tra i tavoli talvolta lasciano a desiderare rispetto alle linee guida di prevenzione del contagio da Covid. È una prima prova di normalità, senza troppa calma in strada, in vista del weekend quando si potrebbero verificare assembramenti come nelle ultime settimane.