AGI - Ha superato il casello autostradale di Arona per 34 volte senza pagare. Per questo motivo un automobilista bergamasco di 47 anni è stato condannato in primo grado dal tribunale di Verbania a 9 mesi e 12 giorni di reclusione. Il pm aveva chiesto 1 anno e 6 mesi per 98 episodi, non tutti poi accertati.
Il giudice Antonietta Sacco ha stabilito che l’imputato, alla sbarra con l’accusa di truffa aggravata, dovrà anche risarcire le spese legali alla società Autostrade per l’Italia, costituitasi parte civile nel processo. I fatti al centro del procedimento risalgono al 2017, nel periodo compreso tra giugno e dicembre.
Secondo l’accusa, l’uomo al volante della sua auto, alla barriera del lago Maggiore sulla A26 avrebbe adottato uno stratagemma: accodarsi agli automobilisti che transitavano al casello nelle piste dedicate al pagamento automatico, e oltrepassare la sbarra prima che la stessa si abbassasse. Uno stratagemma che avrebbe utilizzato decine di volte, evitando così di pagare il pedaggio e risparmiando, sempre stando all’accusa, più di 12mila euro.
Gli ammanchi erano venuti alla luce a seguito di verifiche e Autostrade, dopo aver visionato i filmati delle telecamere di sicurezza aveva sporto denuncia alla procura competente di Verbania che, a seguito delle indagini, ha rinviato a giudizio il bergamasco. Dopo la condanna in sede penale, il 47enne è atteso ora dalla quantificazione del danno in sede civile.