AGI - Andrea e Giacomo Muccioli, figli di Vincenzo, hanno querelato per diffamazione la società Netflix che ha realizzato la serie televisiva 'SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano' sulla storia della comunità di recupero per tossicodipendenti fondata dal padre nel 1978 e che ha tuttora sede a Coriano nel Riminese.
La notizia, anticipata, dal Corriere Romagna è stata confermata all'AGI dall'avvocato Alessandro Catrani che rappresenta Andrea Muccioli: lui già in passato aveva pubblicamente criticato la docu-serie definendola "pura e semplice fiction" che crea "più ombre possibili intorno alla figura del protagonista", ovvero del padre Vincenzo.
La causa della morte di Vincenzo Muccioli, inoltre, “viene attribuita all’Aids. Ovvero ad un’infezione da Hiv, contratta a causa del suo stile di vita e dei suoi comportamenti privati. I familiari rilevano che nessuna di tali affermazioni, indiscrezioni, pettegolezzi, presentati a milioni di persone, è vera. Quindi ne lamentano la assoluta falsità”, affermano gli avvocati Alessandro Catrani e Francesca Lotti - dello studio legale Catrani - che rappresentano rispettivamente Andrea e Giacomo Muccioli.
I familiari del fondatore di San Patrignano “lamentano come si diffami, al di là di ogni legittima opinione sulla vita e l’operato di Vincenzo Muccioli, l’immagine e la memoria di una persona scomparsa, un grande padre ed un uomo che ha dedicato la sua esistenza al bene, violando altresì i più elementari principi di privacy”. Tutto ciò “ha investito gravemente la vita dei nostri due assistiti, i figli Andrea e Giacomo.
Dalla messa in onda della fiction - sottolineano i due legali - la loro vita privata e quella dei loro familiari è stata travolta, da continue domande, richieste da parte di amici, conoscenti, persone comuni, sulla veridicità di quanto affermato e rappresentato nella docu-serie. Si sono trovati colpiti e feriti in quanto c’è di più prezioso: memoria, reputazione e onorabilità di un padre scomparso”.
“La legge, però, consente di porre rimedio a questa situazione.Consente di proteggere i privati cittadini dagli effetti, devastanti sulle loro vite, causati da una docu-serie realizzata da un gigante della comunicazione. Dal punto di vista giuridico e dal nostro punto di vista professionale, in questo caso anche umano – dichiarano gli avvocati Catrani e Lotti - la querela che abbiamo presentato per conto dei fratelli Muccioli è nostro avviso ineccepibile.
Diffamazione e violazione delle leggi sulla privacy, sono per i familiari di tutta evidenza. Sarà, peraltro, la magistratura - concludono - a valutare la sussistenza di violazioni di legge, le eventuali responsabilità penali e a quantificare il danno recato alla memoria di Vincenzo Muccioli e alla vita di tutti i suoi eredi”.