AGI - Il cedimento del monumento in zona Camilluccia dedicato a Walter Rossi, militante di Lotta Continua ucciso nel 1977, secondo il Campidoglio è avvenuto presumibilmente per una serie di concause.
Tra gli elementi annoverati, spiega il Comune: le caratteristiche fisico-meccaniche del materiale lapideo con cui l'opera è stata realizzata, la conformazione caratterizzata da un notevole sbalzo rispetto al punto di appoggio, le sollecitazioni di natura sismica e le vibrazioni connesse all’intenso traffico veicolare che interessano l’area.
La parte distaccata è stata spostata e collocata all’interno del giardino, in modo da liberare il marciapiede, e i tecnici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, di concerto con l’autore della scultura, sono all’opera per individuare le modalità della sua ricomposizione e del suo restauro.
Il monumento a Walter Rossi fu collocato dall’autore Giuseppe Rogolino nell’area verde di piazza Igea (oggi piazza Walter Rossi) nel 1978, in occasione del primo anniversario dell’uccisione del giovane. L’opera, secondo l’artista che la realizzò in un monolite di peperino, rappresenta gli ideali giovanili simboleggiati da alcune mani in bronzo che si contrappongono e lottano contro la violenza e la brutalità, raffigurate dalla testa di scimmia scolpita nella pietra.
Nel trentennale della morte, nel 2007, in accordo con la famiglia Rossi, l’amministrazione capitolina collocò l’opera su un basamento in calcestruzzo a due gradoni con iscrizione a dedica.
Nello stesso anno fu collocato anche un cippo commemorativo sul luogo dell’omicidio, in viale delle Medaglie d’Oro. Due anni dopo, a seguito di un furto, la scultura venne restaurata dall’artista che rifece tre delle otto mani in bronzo.
La Sovrintendenza Capitolina ogni anno, in occasione della commemorazione del 30 settembre, provvede a un intervento di manutenzione ordinaria (trattamento biocida e lavaggio) dei materiali.