AGI - "Non è rivolto alla Lombardia il richiamo del premier Mario Draghi, che ha chiesto una campagna vaccinale più veloce ma che non trascuri gli anziani, come invece fanno “certe Regioni“, secondo Paola Pedrini, medico di base e segretaria regionale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg). “No direi di no, non sono stati trascurati gli anziani, abbiamo problemi più grandi però, perché tutti i pasticci delle prenotazioni hanno provocato grandi disagi” spiega in una intervista all’AGI.
Problemi organizzativi
“Non sono stati trascurati gli anziani per dare la priorità ad altre categorie, qui c’è stato proprio un problema di tipo organizzativo: il portale delle prenotazioni ha fatto un sacco di errori”. Il riferimento è ad Aria, la piattaforma regionale per le prenotazioni i cui vertici sono stati appena azzerati dal presidente della Regione Attilio Fontana. A causa di problemi tecnici gli hub “si sono trovati con sedute con centinaia di persone in più, o sedute quasi vuote, perché non c’erano abbastanza pazienti da vaccinare, perché non erano stati prenotati o erano stati chiamati all’ultimo minuto”.
Solo a questo punto, aggiunge Pedrini, “per non buttare via le dosi di quella seduta vaccinale, sono state seguite le indicazioni di vaccinare chi c’è, ma sempre seguendo l’ordine delle priorità dettate a livello nazionale”.
Decidere a chi dare la precedenza nella campagna vaccinale è comunque un compito arduo e delicato. “Ci sono soggetti a rischio per patologie o per età, che sicuramente devono avere la priorità ma – osserva - ci sono anche gli operatori dei servizi essenziali che devono essere vaccinati perché c’è anche la ripresa economica. Bisogna trovare un equilibrio tra le due cose”.
Difficile aprire scuole dopo Pasqua
Quanto all’auspicio del premier Mario Draghi di riaprire le scuole materne ed elementari “subito dopo Pasqua“ secondo la dottoressa Paola Pedrini, è difficilmente concretizzabile. “In questo momento i casi sono ancora parecchi. Speriamo che la curva scenda e che le vaccinazioni procedano in modo più accelerato per poter aprire il prima possibile, però adesso i casi sono ancora parecchi”, ha spiegato.
E in giro le persone vaccinate sono ancora una piccola parte. “Non abbiamo ancora terminato le vaccinazioni degli ultra ottantenni. Sono ancora parecchi purtroppo in attesa ancora della prima dose". La ‘colpa’ è della piattaforma Aria che non funzionava e ha rallentato la campagna.
"Ma come organizzazione si è messo in campo di tutto – sottolinea Pedrini -, i vaccinatori al momento ci sono, anzi, non vengono utilizzati appieno. Per esempio i medici di famiglia, non stanno ancora vaccinando tutti ma perché mancano i vaccini per i ritardi delle consegne. La potenzialità c’è ma mancano i vaccini. Noi siamo pronti, da questa settimana qualcuno ha iniziato e altri lo faranno la settimana prossima quando dovranno arrivare altri vaccini”.
Anche con AstraZeneca per gli over80 dunque, come ha annunciato oggi Bertolaso? “Sì, è arrivata la comunicazione dell’organo di vigilanza e in Inghilterra già si stava facendo, quindi con l’ok degli organi competenti va benissimo”, il timore va superato perché i dati sono rassicuranti.