AGI - Un lavoro di coordinamento tra Germania, Italia, Francia e Spagna. Così si è arrivati alla sospensione di AstraZeneca in seguito agli episodi di trombosi degli ultimi giorni. Contatti portati avanti dal ministro della Salute, Speranza ma anche, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, dal premier Draghi.
Il presidente del Consiglio, sempre secondo le stesse fonti parlamentari, avrebbe sentito al telefono nel primo pomeriggio la cancelliera Merkel. Ed è stata proprio la Germania a prendere per prima la decisione dello stop. "Sono stati rilevati casi di trombosi rara", hanno rilevato gli esperti da Berlino.
Lo stop è poi arrivato anche da Roma e dalle altre capitali europee come Parigi e Madrid, mentre già altri Paesi si erano mossi in questa direzione e in serata di lunedì anche il Portogallo ha deciso di sospendere le somministrazioni di AstraZeneca, secondo quanto riferito dalla direttrice generale della Salute, Graca Freitas. Il Portogallo ha già inoculato 400 mila dosi del vaccino e ne detiene un'ulteriore scorta di circa 200 mila dosi. Nel Paese di 10 milioni di abitanti, finora ci sono stati 814.513 casi di Covid-19 e 16.694 decessi.
L'Austria invece continuerà a vaccinare con AstraZeneca. Lo ha deciso sempre in serata il comitato nazionale austriaco per le vaccinazioni, in controtendenza.
Una 'direttiva' politica quella italiana, in attesa che arrivino chiarimenti da parte dell'agenzia europea del farmaco. Una decisione, ha rimarcato del resto palazzo Chigi, presa in linea con gli altri Paesi europei. Arrivata dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio e il ministro della Salute. "È temporanea e cautelativa, in attesa delle prossime valutazioni da parte dell'Ema", hanno aggiunto le stesse fonti. Si attende il pronunciamento dell'Ema (il comitato di sicurezza esaminerà ulteriormente le informazioni domani mentre una riunione straordinaria dell'Agenzia europea si terrà giovedì), il divieto di utilizzare il vaccino AstraZeneca è stato sancito "in via precauzionale", viene chiarito.
Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso", ha spiegato l'Aifa che "renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose".
"La decisione dell'Aifa dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini", ha spiegato il presidente Cirio. Il Piemonte ieri ha bloccato un lotto di AstraZeneca dopo la morte di un docente che si era vaccinato. La notizia ha scosso sia le forze parlamentari che i presidenti di Regione, anche perché il timore è che la sospensione del vaccino AstraZeneca (Su 2.196.000 dosi di vaccino consegnate in Italia ne sono state somministrate 1.093.800 milioni) possa rallentare il piano illustrato da palazzo Chigi e disorientare i cittadini.
Il premier ha visto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio per ragionare sui tempi della campagna vaccinale. E ha incontrato anche il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, che ha invitato l'Ema a procedere subito a dei chiarimenti "per dare risposte certe ai milioni di cittadini".
"La sospensione di Astrazeneca - la denuncia dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio D'Amato - è un danno enorme alla campagna vaccinale. In questo modo si bloccano a Roma e nel Lazio 35 hub vaccinali tra i quali La Nuvola e l'Aeroporto di Fiumicino e oltre duemila medici di medicina generale".
Il governo continua a puntare su AstraZeneca ma la sospensione "è un brutto colpo", dice il responsabile del Lavoro, Orlando. Intanto leader della Lega Matteo Salvini va all'attacco dell'Unione europea: "AstraZeneca, altro fallimento dell'Europa. Non solo non arrivano i vaccini promessi, ma vengono sospesi quelli autorizzati. Ma che fanno a Bruxelles? L'Ema deve aspettare fino a giovedì? Fa bene il governo italiano a correre per una produzione nazionale".