(AGI) Gli hanno spezzato le gambe a New York. Le statue dell'artista Costantino Nivola, scultore sardo di fama internazionale che ha lavorato Le Corbusier, sono state divelte a colpi di mazza e portate via su una ruspa. I cavallini ispirati ai dondoli dell'infanzia del playground delle Wise Towers – il più grande progetto pubblico realizzato dallo scultore italiano nel 1964 con Richard Stein – è stato distrutto per fare spazio a un cosiddetto 'progetto di rinnovamento'.
In questi giorni a New York la mostra 'Sandscapes'
Non dunque un anonimo gesto vandalico, ma un intervento programmato, quanto brutale, portato avanti da un'impresa incaricata dell'operazione di 'pulizia' dell’area che tra l'altre cose ha fatto da sfondo alle esibizioni del rapper Bigg Dogg, proprio nello spirito dell'arte di Nivola che era 'di comunità', ideata per essere vissuta e 'usata'. La 'rimozione' è avvenuta mentre, sempre a New York, è in corso una mostra dedicata proprio a Nivola: 'Sandscapes' al Magazzino Italian Art – Figure in Field per The Cooper Union'.
Un’esposizione che segue quella dello scorso anno, con un’ottima risposta di pubblico, organizzata proprio sui progetti pubblici dello scultore sardo che credeva nell’arte a disposizione delle comunità. “Una terribile notizia di ha raggiunti da New York”, ha scritto il Museo Nivola di Orani, in provincia di Nuoro, sui profili social ha scritto, per raccontare l'accaduto, mentre la presidente della Fondazione Nivola, Giuliana Altea, si è subito messa in contatto con l'impresa – la Pact Renasance Collaborative - per capire cosa stesse accadendo e, in collaborazione con la famiglia dell'artista, trovare un sistema per salvare il salvabile. “Ci hanno parlato di un ripristino delle sculture, ma sembra improbabile viste le modalità di rimozione”, ha spiegato all’AGI Altea che ha sempre promosso e co-organizzato le mostre americane.
La Sardegna chiede i resti dei 'cavallini'
Costantino Nivola era già noto in Italia quando, dopo aver sposato Ruth Guggenheim di origini ebraiche, fu costretto dalle persecuzioni antisemite a rifugiarsi prima a Parigi e poi a New York dove riuscì ad affermarsi nonostante le prime resistenze. Qui strinse amicizia con il grande architetto Le Corbusier – con cui divise lo studio per oltre quattro anni -, ma anche con Pollock, con l’illustratore Saul Steinberg e molti altri. Noto anche per aver ideato la tecnica del sand-casting – un rilievo ottenuto dalla forma modellata in negativo sulla sabbia – l'artista sardo ha anche insegnato al Carpenter Center per le arti visive della Harvard University e all'università di Berkeley.
La 'rimozione' dei cavallini ha suscitato indignazione in Sardegna. "Non è un rinnovamento, è solo vandalizzazione di un angolo di Sardegna nel cuore della Grande Mela”, ha detto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che è intenzionato a "mettere in atto immediatamente tutte le azioni necessarie per tentare di arginare questo scempio". Pais ha assicurato che si impegnera "per portare in Sardegna quel che resta dei 'cavallini' di Nivola".