AGI - La Casa natale di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura, nel centro storico di Modica rischia di essere messa in vendita, per poco meno di 400.000 euro.
"Su questa casa la Regione Siciliana ha diritto di prelazione e crediamo che sia il momento di agire per difendere questa struttura che è custode della memoria", il Partito Democratico ha presentato in Commissione Bilancio, tramite il vice presidente Gucciardi, un sub emendamento per l’acquisizione della Casa natale di Salvatore Quasimodo”, ha annunciato il parlamentare regionale del PD Nello Dipasquale chiedendo alla giunta regionale di "sostenere il sub emendamento che prevede, tra l’altro, che la casa, una volta acquisita, sia data in gestione all’associazione Proserpina che da sempre ne gestisce il museo, arricchendolo costantemente con preziosi cimeli del poeta, arredi, foto, documenti e stampe”.
La reazione del governo Musumeci è arrivata nel giro di qualche ora, ma non nella direzione che il Pd si aspettava. «Da giorni gli uffici del Dipartimento sono al lavoro, per fare in modo che un luogo così importante e carico di storia come la Casa natale di Salvatore Quasimodo non si perda e questo, al di là di estemporanee iniziative parlamentari", ha spiegato l'assessore regionale ai Beni Culturali e all'Identità siciliana Alberto Samonà.
L'assessorato, mediante il Direttore generale del Dipartimento, ha già chiesto alla Soprintendenza di Ragusa di vigilare sulla vicenda, al fine, in presenza di un contratto di compravendita fra privati, di esercitare l’eventuale diritto di prelazione.
«Il governo Musumeci sta lavorando da tempo proprio nella direzione di un’ampia valorizzazione delle Case-museo esistenti in Sicilia - ha aggiunto l'assessore Samonà - come d’altronde dimostrato dalla delibera approvata dalla giunta lo scorso mese di dicembre con la quale è stata istituita la "rete" che intende valorizzare quei luoghi della Sicilia legati alla storia di personaggi illustri».
“Finché non ci sarà un atto concreto come un decreto di finanziamento per l’acquisto - ha ribattuto a sua volta Dipasquale - non staremo tranquilli perché già in altre occasioni, anche in provincia di Ragusa, si sono avute promesse e interessamenti, però senza arrivare mai al raggiungimento di un fatto compiuto.
Mi auguro che la maggioranza, in Commissione Bilancio e poi in Assemblea, approvi il sub-emendamento del Partito Democratico per l’acquisto dell’immobile da parte della Regione Siciliana, perché solo prevedendo risorse certe nel Bilancio si arriverà al decreto di finanziamento.
Non approvare l’emendamento, invece, sarebbe un grave errore e ad oggi, tranne dichiarazioni di buone intenzioni - lo ribadisco - non esiste niente di più. Vogliamo vedere i fatti”.