AGI - Arrestato Ferdinando 'Freddy' Gallina, boss mafioso della famiglia di Carini, ritenuto responsabile di tre omicidi commessi fra la fine degli anni '90 e gli anni 2000. Già arrestato e detenuto negli Stati Uniti per immigrazione clandestina, ha fatto rientro in Italia oggi, accompagnato da personale di Interpol Italia in regime di rogatoria internazionale richiesta dal ministero della Giustizia su input della procura della Repubblica di Palermo, giungendo nelle prime ore del mattino all'aeroporto di Roma Fiumicino. I carabinieri del Reparto Operativo hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse fra il 2016 e il 2017 dal gip di Palermo.
I provvedimenti scaturiscono dalle indagini, coordinate da un gruppo di sostituti della Dda, diretti dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, e condotte dal Nucleo Investigativo, a seguito delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi e Antonino Pipitone, della famiglia mafiosa di Carini, che hanno permesso di acquisire elementi in riferimento agli omicidi di Francesco Giambanco, Giampiero Tocco e Felice Orlando, ordinati dai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
Freddy Gallina - figlio di Salvatore, a capo della famiglia di Carini e catturato nel 1997 da latitante essendo implicato nel sequestro e uccisione del piccolo Giuseppe di Matteo - il 19 marzo 2008 è stato arrestato, dopo un breve periodo di latitanza, dai militari della compagnia carabinieri di Carini nell'ambito dell'Operazione "Tsunami", che ne aveva accertato il ruolo di reggente, in quanto collettore delle direttive relative alla gestione dei lavori pubblici e alle estorsioni e per avere mantenuto un costante collegamento con gli ex latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Gaspare Pulizzi.
Dopo un periodo di detenzione, è stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Carini, rendendosi dal 27 gennaio 2016. È stato accertato che si era recato negli Usa dove è stato arrestato da personale della frontiera per il reato di immigrazione clandestina e trattenuto in carcere in attesa di essere estradato.