AGI - Alterazione del voto, falso ideologico in atto pubblico e abuso d'ufficio: sulla base di queste accuse la Digos della Questura di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura, ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare per i presunti brogli elettorali in occasione delle elezioni comunali di Reggio Calabria nel settembre scorso.
Nei confronti delle persone coinvolte, il Gip presso il Tribunale della città calabrese, accogliendo le richieste della Procura che coordina le indagini, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, e, in un caso, la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio pubblico.
I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in mattinata.
Nell'ambito della stessa inchiesta, nel dicembre scorso erano stati arrestati il consigliere comunale Pd Nino Castorina e un presidente di seggio, Carmelo Giustra. Castorina aveva riportato oltre 1.500 preferenze, risultando il più votato tra i componenti dell'assemblea comunale. Giustra aveva poi rivelato agli inquirenti il sistema che avrebbe consentito di alterare il voto nella sua sezione elettorale.