AGI - È pronto il candidato vaccino Moderna studiato specificamente per essere efficace anche contro la variante sudafricana. Il vaccino, mRNA-1273.351, è stato consegnato al National Institutes of Health (NIH) americano per lo studio clinico. Lo annuncia la stessa azienda, spiegando che contro le varianti più preoccupanti sono allo studio diverse strategie: fare una dose di richiamo usando il vaccino specifico che entra ora in fase di trial clinici, oppure utilizzarne un altro, un ibrido tra il vaccino Moderna “tradizionale” e quello contro la variante sudafricana, o ancora somministrare una terza dose del vaccino originario. Ma si valuterà anche la possibilità di somministrare il vaccino contro la variante o quello ibrido come prima dose.
“Siamo lieti di iniziare lo studio clinico e siamo grati per la continua collaborazione del NIH per combattere questa pandemia”, ha detto Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna.
“Sfruttando la flessibilità della nostra piattaforma mRNA, ci stiamo muovendo rapidamente per testare gli aggiornamenti dei vaccini che affrontano le varianti emergenti del virus. Moderna si impegna ad apportare tutti gli aggiornamenti necessari al nostro vaccino finché la pandemia non sarà sotto controllo. Speriamo di dimostrare che le dosi di richiamo, se necessario, possono essere fatte a livelli di dose inferiori, il che ci permetterà di fornire molte più dosi alla comunità globale alla fine del 2021 e nel 2022, se necessario”, ha detto ancora.
Al lavoro per fornire 1 miliardo di dosi nel 2021
Moderna è al lavoro, con nuovi investimenti, per ampliare la capacità produttiva del suo vaccino contro il Covid. Il piano di base del 2021 è aumentato a 700 milioni di dosi e l’azienda sta lavorando per fornire fino a 1 miliardo di dosi nel 2021. Lo rende noto la casa farmaceutica, spiegando che la capacità produttiva prevista per il 2022 è aumentata a 1,4 miliardi di dosi da 100 μg. Inoltre, Moderna ha ricevuto un feedback positivo dall’FDA sulla proposta di aggiungere più dosi a ogni fiala di vaccino, e l’azienda sta valutando un piano che potrebbe consentire di prelevare fino a 15 dosi da ogni fiala.
“Stiamo investendo in questa capacità aggiuntiva per aiutarci ad aumentare la produzione e consentire la flessibilità nella produzione di potenziali richiami del vaccino per affrontare le varianti emergenti del virus”, ha dichiarato Stephane Bancel, amministratore delegato di Moderna.
“Ci aspettiamo che i nostri investimenti di capitale aggiuntivi portino la nostra capacità a 1,4 miliardi di dosi per il 2022, assumendo l’attuale dose da 100 μg. Se il nostro richiamo del vaccino contro la variante dovesse richiedere una dose inferiore, per esempio da 50 μg, potremmo avere più di 2 miliardi di dosi per il 2022”, ha aggiunto.