AGI - Una rissa tra ragazzi, innescata da “futili motivi". La conferma arriva in conferenza stampa da Michele Spina, questore di Latina: Romeo B., 17 anni, è stato ucciso dalla coltellata vibrata da un coetaneo nel corso di una “banalissima lite”. Un colpo forse "non inferto per uccidere".
Il presunto responsabile, Camillo B., originario di Casapulla, in provincia di Caserta, calciatore e studente di un istituto tecnico, è stato fermato dalla Polizia di Stato e accompagnato in un centro di accoglienza minorile della capitale.
"Quadro non completo"
“Il quadro non è completo, stiamo ancora indagando”, ha ammesso il questore. Ma la droga sembra non entrarci, e i protagonisti “non sarebbero coinvolti in traffici di questo tipo”.
Teatro del tragico episodio, avvenuto nella serata di ieri a Formia, la terrazza antistante il ponte Tallini, nella centralissima via Vitruvio: secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il diverbio sarebbe scoppiato tra due gruppi di giovani – una decina in tutto - che si trovavano tra largo Paone e il ponte.
Difficile dire chi abbia iniziato e perché, ma è sicuro che alle parole sono seguiti i fatti e che la violenza ha preso il sopravvento nel giro di pochi istanti. Romeo è stato trasportato all'ospedale di Formia dove è morto poco dopo: a restare feriti sono stati altri due, uno in modo più serio tanto da dover essere ricoverato in ospedale ed essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Bloccato l'aggressore
Sul posto, proprio al termine della lite, sono intervenuti un poliziotto ed un agente penitenziario che si trovavano in zona, liberi dal servizio, e che hanno subito bloccato l'aggressore che si stava allontanando, con la mano destra insanguinata: i reati contestati sono l’omicidio e le lesioni aggravate.
L'arma del delitto, un coltello svizzero, sarebbe al momento ancora introvabile. Nessuna novità neanche dai primi interrogatori, mentre la polizia - che ha ascoltato diverse persone nella notte - è al lavoro per identificare gli altri partecipanti alla lite: sul posto continuano i rilievi della Scientifica.
Nel pomeriggio il prefetto di Latina, Maurizio Falco, ha presieduto un Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza incentrato sull'omicidio: obiettivo delle forze dell'ordine è analizzare con maggiore attenzione il fenomeno della violenza tra gruppi di giovanissimi che ultimamente sta prendendo piede nella provincia.
Gravi episodi si sono registrati, nelle ultime settimane, ad Aprilia, dove un giovane ha riportato una serie di lesioni e, sempre nel sud Pontino, nel corso di un'altra rissa tra giovanissimi.
La denuncia del Prefetto
"Quanto accaduto a Formia è un fatto talmente grave da richiedere una riflessione collettiva", ha ribadito il prefetto di Latina, Maurizio Falco. Ma dietro c’è anche “un disagio generazionale”, una “mancanza di dialogo”: sarà rafforzata la videosorveglianza nelle strade della movida, ma ”bisogna reagire in maniera intelligente, non emotiva”.
"La notizia della morte di Romeo – ha scritto sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi di Gaeta l’arcivescovo monsignor Luigi Vari - ha creato come prima reazione la considerazione che è troppo alto il prezzo della morte, ha creato sconcerto e orrore nella nostra comunità. Non lasciamo sole le famiglie coinvolte in questo dramma”, raccomanda il religioso. “Il mio auspicio è che ora non si giochi allo scarica barile delle responsabilità".
Domani a Formia sarà lutto cittadino: a stabilirlo una ordinanza della commissaria straordinaria che guida il Comune, Silvana Tizzano.