AGI - Una ricompensa di 500 euro a chi riuscirà, prove alla mano, a fornire indicazioni utili che possano portare all'identificazione e alla denuncia del responsabile che nella notte dell'11 febbraio ha strappato la cucciolata di sei cagnolini ancora sporchi di placenta alla madre e li ha buttati via come spazzatura in uno scatolone a Santa Margherita di Belice, in località Fossa del Leone, condannandoli a morte certa.
Solo la telefonata di una passante e l'intervento dell'Oasi Ohana hanno salvato la vita a cinque di loro. "Grazie a una signora dal cuore grande che si è offerta di pagare questa cifra oggi lanciamo questa iniziativa. È necessario che la gente inizi a comprendere che questi crimini non rimarranno più impuniti", spiega Chiara Calasanzio, fondatrice dell'Oasi Ohana di Santa Margherita di Belice, che al momento accoglie quasi 100 cani salvati dalla strada.
Quello che è accaduto, aggiunge, "è agghiacciante: i piccoli erano stati partoriti presumibilmente la notte prima, erano ancora sporchi di placenta, con gli occhi chiusi. Uno non ce l'ha fatta, gli altri erano in ipotermia con funzioni vitali ridotte al minimo". L'abbandono di animali è un reato che l'ordinamento prevede e punisce con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da mille a 10 mila euro.
Intanto, approda all'Ars il ddl a firma del Pd per l'istituzione del Garante per i diritti degli animali che, oltre ad introdurre un ufficio previsto da anni e mai attivato, prevede una riforma complessiva del sistema degli affidi e delle norme a tutela degli animali, in particolare randagi.
"Con questa legge - viene spiegato - finalmente anche la Sicilia potrà dotarsi del proprio garante. Vogliamo aggiornare e rafforzare le tutele rispetto a norme vecchie di decenni sulle quali, nonostante alcuni tentativi nel tempo, non si era mai riusciti ad intervenire. La nostra riforma vuole affrontare il fenomeno del randagismo ponendo al centro il benessere degli animali oltre ogni possibile speculazione economica o inerzia amministrativa".