AGI - I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari indagano sulla vicenda dei Giganti di Mont'e Prama al centro dello scontro tra la Soprintendenza archeologica, che ne vorrebbe trasferirne due a Cagliari per sottoporli a restauro, e il Comune di Cabras (Oristano), che si oppone: l'amministrazione, sostenuta dalla comunità, chiede un restauro eseguito nei locali del museo cittadino. I militari stanno vagliando diversi aspetti, alla luce anche dell'ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco Andrea Abis per ragioni di ordine pubblico, con cui il museo, dove i Giganti sono custoditi, è stato chiuso per otto giorni. La soprintendente archeologica Maura Picciau, mercoledì 10 febbraio, si è trovata davanti i cancelli sbarrati e non è potuta entrare a visionare le statue dei Giganti e il materiale archeologico che per il loro restauro dovrebbe essere trasferito a Cagliari.
Cabras si prepara alla protesta
Il mancato accesso è uno degli elementi all'attenzione dei carabinieri, coordinati dalla procura di Oristano, in riferimento a quanto previsto dall'articolo 19 del Testo unico dei beni culturali: "I soprintendenti possono procedere in ogni tempo, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza, a ispezioni volte ad accertare l'esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali". Una norma che la soprintendente Picciau ha menzionato l'altra mattina durante la sua visita a Cabras, senza successo. Il sindaco le ha contestato, invece, il mancato preavviso nei termini e l'insufficiente motivazione per un'eventuale procedura d'urgenza che avrebbe potuto consentire l'accesso al museo. Una vicenda giocata, quindi, anche sul piano giuridico, ma che domattina, sabato, avrà un forte riscontro sul piano più prettamente politico: a Cabras è in programma un sit-in organizzato davanti al museo dei Giganti dall'amministrazione comunale, decisa a proseguire la sua battaglia contro il trasferimento di due statue dei Giganti e alcuni modellini di nuraghe. L'iniziativa, che incita anche ad esporre lenzuoli alle finestre, continua a ricevere numerose adesioni.