AGI - Continuano le ricerche dei 4 escursionisti dispersi sul Monte Velino. Sabato nelle attività di ricerca sono stati impiegati circa 40 soccorritori, impegnati a Valle Majelama, interessata da tre valanghe, e a Valle Genzana. Gli uomini del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia e dell'Esercito sono saliti a quota 1.800 metri, grazie a degli elicotteri decollati dal campo sportivo di Massa D'Albe.
Nelle ricerche di oggi è stato utilizzato anche un georadar capace di restituire in 3D, in tempo reale, l'accumulo valanghivo scandagliato fino a diverse decine di metri di profondità. L'operazione, resa ulteriormente complessa dalle difficili condizioni ambientali in quota, è stata messa in opera attraverso il coinvolgimento di tutte le forze in campo: Soccorso Alpino, 9 Reggimento Alpini, Vigili del Fuoco e Polizia.
Il georadar evoluto ha scandagliato un quinto del sito valanghivo, ha rilevato un punto di interesse, i soccorritori hanno scavato ma, purtroppo, non trovato nulla. Domani si torna in quota, sempre che le condizioni meteo lo consentano.
Sempre sabato soccorso a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, un giovane snowborder, che si è fratturato una caviglia. Il ragazzo è stato recuperato con una motoslitta del 9 Reggimento Alpini e dei Carabinieri, ed è stato poi recuperato dal Soccorso Alpino, che a bordo dell'elicottero del 118 lo ha portato all'ospedale di L'Aquila.
Due escursionisti, una ragazza di 31 anni e un uomo di 40 anni, entrambi di Pescara, sono stati recuperati dal Soccorso Alpino a Passo Godi, dove la ragazza è scivolata riportando la frattura del ginocchio. I duesono stati trasportati con l'elicottero del 118 all'ospedale di Avezzano.