AGI - Il tempo più mite rimette in moto i migranti dalle coste settentrionali dell'Africa verso l'Italia e riporta a galla gli annosi problemi. Sono stati intercettati e riportati in Libia 110 migranti per i quali Alarm Phone, la linea telefonica gestita dagli attivisti e che rileva le chiamate dei migranti, aveva lanciato in mattinata un allarme. E' stata la stessa ong a dare la notizia ricordando che "saranno imprigionati in condizioni inumane" nel Paese africano.
Sale anche il numero dei migranti che da ieri hanno ripreso il mare dall'Algeria diretti in Sardegna. Ai 25 intercettati fra ieri sera e stamattina (alcuni poco dopo lo sbarco nel Sulcis), si è aggiunto un gruppo di altri 11 giovani intercettati nel pomeriggio da una motovedetta della guardia di finanza a tre miglia da Teulada, al largo delle coste sud-occidentali della Sardegna: l'imbarcazione sarà scortata nel porto di Sant'Antioco. Poco dopo ne è stata avvistata in mare un'altra, su cui viaggiavano 12 migranti, fra i quali una donna incinta. Anche in questo caso il mezzo navale della guardia di finanza li scorterà in porto, dove saranno poi trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir (Cagliari) per le visite mediche e le procedure di identificazioni.
In giornata la Ocean Viking ha completato due operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale e ora viaggia con 237 persone a bordo. Prima ha salvato 121 migranti al largo della Libia: erano su in un gommone alla deriva a 30 miglia della costa, a bordo anche 57 minori, dei quali due sono bambini piccoli; 55 sono minori non accompagnati da nessun genitore ne' tutore; tra le 19 donne, tre almeno sono incinte e 15 viaggiano da sole.
Verso le 14 la nave della ong di Sos Mediterranee ha soccorso altre 116 persone, di cui 44 minori (tra essi 9 bambini di 12 anni o piu' giovani). Erano a bordo di un gommone "strapieno e in pericolo". Almeno una donna e' incinta. E non basta, perche' la ong Sea Watch ha lanciato l'allarme per una situazione critica di circa 350 persone in pericolo: "Cinque imbarcazioni avvistate da Moonbird sono ancora in mare e necessitano di essere soccorse subito: un barchino con a bordo 25 persone in zona Sar maltese e quattro gommoni con circa 330 persone a bordo in zona Sar libica". Secondo i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, sono quasi 6.500 le persone morte nel tentativo di raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo centrale negli ultimi quattro anni. Solo nel 2020 ci sono stati almeno 780 morti. Quella del Mediterraneo centrale rimane la rotta migratoria piu' pericolosa al mondo; e l'Oim teme che, a causa della limitata capacita' di monitoraggio della tratta, il numero effettivo di morti in quest'area possa essere molto piu' alto.