AGI - Benno Neumair resta in carcere. È quanto sentenziato dal gip del Tribunale di Bolzano Carla Scheidle. Secondo il pubblico ministero Igor Secco, il figlio della coppia scomparsa dalla sera del 4 gennaio scorso dalla conca di Bolzano che è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, potrebbe reiterare il reato (inquinamento probatorio), inquinare le prove e darsi alla fuga.
Benno Neumair, 30 anni, insegnante di matematica, laureato in sport e nutrizione all’Università di Innsbruck, appassionato di culturismo, nel corso dell’udienza si è avvalso della facoltà di non rispondere. I legati dell’indagato avevano chiesto la scarcerazione.
“Non c’è stato tempo materiale neppure per esaminare le carte, non poteva rispondere su una investigazione che è stata intensa, molto approfondita, sono oltre mille pagine e lo ha fatto anche su nostro consiglio – ha detto l’avvocato Flavio Moccia che in questo caso è coadiuvato dal collega Angelo Polo – c’è una serie di elementi che secondo l’ottica dei pubblici ministeri sono stati idonei per emettere questo provvedimento di natura eccezionale emesso dal pm e non dal giudice. Il quadro indiziario è quello, è grave".
"Benno Neumair sa di essere indagato dal 18 gennaio, è buttato fuori di casa e cosa fa, rimane in città, rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, Benno Neumair che quando sa di avere in esecuzione un provvedimento di fermo si consegna spontaneamente alla Procura – prosegue l’avvocato Polo - Benno è molto provato, sta affrontando questa esperienza con angoscia in una cella del carcere di via Dante attualmente in solitudine”.