AGI - “Io non conosco i dettagli, ma quando ci sono interessi comuni e obiettivi comuni, e in questo caso ci sono, le soluzioni si trovano”. Così all’AGI Adriano Boasso, immunologo e ‘principal medical writer’ a Londra, commenta lo scontro tra AstraZeneca e Unione europea per il ritardo sulle forniture di vaccini. Boasso, 15 anni di esperienza nel settore dell’immunologia e malattie infettive, premette di essere “ottimista di natura” e spiega: “Al di là dei dati pubblicati su Lancet, non ho molte più informazioni, specialmente sulla questione delle forniture di vaccini alla Ue".
“Io penso – osserva - che ci troviamo in una situazione veramente unica, mai vissuta dalla nostra generazione e neanche da quella precedente. L’esperienza in questo tipo di situazione non ce l’ha nessuno. Ma penso sia nell’interesse di tutti trovare una soluzione, sia da parte di AstraZeneca sia parte dell’Unione europea. E penso che, in un modo o nell’altro, gli interessi comuni ci sono e c’è molta gente che ci lavora. Bisogna fornire il vaccino alla maggior parte della popolazione con tempistiche che, certo, dipendono dalla disponibilità”.
Sull’efficacia del vaccino AstraZeneca, che potrebbe non essere somministrato agli over 65, aggiunge: “Con i dati pubblicati recentemente, la percentuale relativa agli over 65 era bassa ma questo non significa che il vaccino sia meno efficace, significa però che è più difficile trarre conclusioni. Dal quel che si evince non rappresenta un rischio, ma i dati – ribadisce - sono ‘immaturi’ per avere conclusioni definitive. Poi sta alle commissioni dell’Ema e dell’Aifa valutare. Magari loro hanno dei dati più recenti che non sono stati ancora pubblicati e che noi non conosciamo”. In ogni caso, ripete, “non è un limite del vaccino e non è una questione di inefficacia. E’ sempre difficile includere pazienti sopra una certa età e sotto una certa età” spiega.
L’immunologo ribadisce in ogni caso la sua visione improntata all’ottimismo considerando che in tempi brevi arriverà il via libera dell’Ema anche ad altri vaccini, uno dei prossimi il Johnson & Johnson. “Nell’incertezza ci si preoccupa, certo, è naturale – sottolinea Boasso - però c’è stata una corsa giustificata ai vaccini da parte di diverse entità. Io penso che dal punto di vista dell’avanzamento medico-scientifico c’è stata una sorta di 'esplosione', in senso buono, una corsa per la salute pubblica e per tornare a una vita simile a quella di prima. Quindi – prosegue - dal punto di vista scientifico è bello vedere che da diverse parti ci sono diversi approcci. Io, sarà che sono ottimista di natura, ma vedo tutti gli sforzi da diverse parti per arrivare a una conclusione comune. E' solo questione di tempo” dice fiducioso.
Riusciremo a trascorrere un’estate tranquilla? “Non mi preoccuperei di fare un’estate tranquilla ma un’estate sicura – risponde l’esperto - preferirei passare un’estate cauta, un’altra purtroppo se è necessario, che non lasciarci andare e ricominciare daccapo... Preferisco la cautela, anche se è chiaro che ci sono impatti economici di cui non posso discutere perché non è il mio campo. In ogni caso – conclude – direi di prenderla con la cautela”.