AGI - Ha chiesto la perizia psichiatrica la difesa di Cristian Losso, il bancario accusato di aver ucciso con 80 coltellate la trans Emanuel Alves Rabacchi in via Plana a Milano il 20 luglio scorso.
Nel processo che si è aperto oggi davanti alla prima corte d'Assise di Milano (presidente Ilio Mannucci Pacini) l'ipotesi difensiva è stata esposta dall'avvocato Davide Montani, che ha depositato una serie di documenti sullo stato psichico del bancario all'epoca dei fatti.
Alla richiesta del legale del 42enne si è opposta l'accusa, con il pm Isidoro Palma e l’aggiunto Laura Pedia, secondo il quale non c'è collegamento tra lo stato depressivo di Losso e la sua capacità di intendere e di volere, quando ha prima seviziato e poi ucciso la trans, accendendo poi il gas nell'appartamento nel tentativo di mandare a fuoco tutto e oscurare le prove.
La corte si è riservata di disporre la perizia al termine dell'istruttoria e la prossima udienza è stata fissata per il 2 febbraio, quando verranno ascoltati i testi dell'accusa.
Per il tentativo di incendio il bancario è anche accusato di "crollo di costruzioni o altri disastri dolosi".
L'indagine lampo fu conclusa dall'Arma in quattro giorni, grazie all'analisi delle telecamere di sicurezza della zona, che lo avevano ripreso, il giorno in cui è stato scoperto il cadavere, entrare due volte a distanza di poco tempo nel palazzo dove abitava la vittima.
Secondo l'ipotesi investigativa i due avevano litigato a causa di un debito da 500 euro che il cliente aveva con la trans, dopo aver trascorso una serata a base di alcol e droga. Poi Losso era tornato nell'appartamento nel tentativo di causare l'esplosione.