AGI - «Nessuna rettifica, a seguito di un approfondimento relativo all’algoritmo dell’Iss, condiviso con lo stesso, per l’estrazione dei dati per il calcolo dell’Rt, abbiamo inviato la rivalorizzazione di dati richiesta che ci auguriamo porti alla revisione dell’assegnazione di zona rossa». Lo dice Letizia Moratti a Repubblica.
Per l'assessore al Welfare e vicepresidente della Regione Lombardia "e' stata strumentalizzata una frase, estrapolata senza tener conto del contesto e del significato che avrei voluto dare a una parola. Nella lettera che ho scritto al commissario Arcuri ho specificato in maniera chiara quello che intendevo: potrebbero essere rivisti i criteri per l’accelerazione dei vaccini, non per la loro distribuzione, in quelle regioni che si trovano in zona rossa, hanno una densità abitativa maggiore e una mobilità più intensa. Poi, parlando di categorie, ho evidenziato come nella fase 2 potrebbero essere presi in particolare considerazione gli insegnanti, il personale scolastico e i lavoratori. In questo senso, per semplificare, ho usato il termine Pil, ma intendevo parlare dei lavoratori».
Quindi non pensa che la ricca Lombardia debba avere più vaccini? «Ma per carità, no. Da questa pandemia si esce tutti insieme. Non fa parte del mio modo di intendere le fragilità, è la mia storia personale a raccontarlo. Poi, nella logica di un incontro informale (con i capigruppo in Consiglio regionale ndr) può essere stato frainteso».