AGI - Possono bastare anche 11 centesimi per una carte di credito e qualche dollaro per ottenere un intero pacchetto di dati personali. I ricercatori di Comparitech hanno analizzato gli annunci di oltre 40 marketplace del dark web, stilando un listino di identità rubate, carte di credito e account Paypal.
Per quanto riguarda i pacchetti di credenziali (che possono includere informazioni personali come il nome, la data di nascita, il numero di telefono), il mercato più abbordabile è quello americano: il costo medio di una identità rubata è 8 dollari. Ne servono 14 nel Regno Unito, in Turchia e in Israele. Si arriva a 25 in Giappone, Europa ed Emirati Arabi. Si tratta, come detto, di cifre indicative, dietro le quali ci sono forti escursioni di prezzo. Il costo lievita quanto più le informazioni sono ricche, includendo ad esempio foto o copia della patente.
Anche per quanto riguarda le carte di credito ci sono notevoli oscillazioni. Si va dagli 11 centesimo fino ai 986 dollari. A influire sono diversi fattori. Prima di tutto dipende dalla qualità delle informazioni: con pochi centesimi si ottiene “solo” il numero di carta. Il prezzo sale se è associato a un nome, a un codice postale, a una data di scadenza. Cala, invece, se i dati sono acquistati in pacchetti: proprio come avviene con le offerte del supermercato, un numero o un'identità rubata costano di più se comprati da soli. Diventano più convenienti se acquistati in blocchi di decine o centinaia.
C'è, infine, il fattore geografico. Nei Paesi dove le carte di credito sono più diffuse, lo sono anche i furti. Ecco perché negli Stati Uniti (dove si concentrano i due terzi delle carte rubate) bastano 1,50 dollari e in Gran Bretagna 2,50. In Cina si sale a 3 dollari, in Giappone e Australia a 7. Ma è l'Europa il mercato più salto per gli acquirenti di carte rubate: il loro costo è, in media, di 8 dollari.
Si deve spendere di più per ottenere un account Paypal hackerato: dai 5 ai 1767 dollari. La differenza di prezzo rispetto alle carte di credito potrebbe essere dovuta, ipotizza Comparitech, a questioni di “ritorno dell'investimento”. Il saldo contabile mediano di una carta è 24 volte il prezzo d'acquisto dei suoi dati nel dark web. Nel caso di un account Paypal, il saldo è 32 volte. In sostanza: si spende di più perché ci sono maggiori probabilità di trovare più soldi. Tuttavia, sottolineano i ricercatori, non c'è una forte correlazione tra il prezzo dei dati e i limiti della carta (cioè la somma al di sotto della quale la banca blocca le operazioni), né con la quantità di denaro presente nell'account Paypal. L'incasso immediato (che si concretizza prosciugando i fondi disponibili) è quindi solo uno degli obiettivi.