AGI - Cinquanta alberghi aperti sui 1200 della capitale e pochi clienti che hanno approfittato della "staycation", la vacanza in hotel a poca distanza dalla propria casa. È la fotografia che, alla vigilia di Capodanno consegna all'AGI Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma. "La decisione governativa di vietare la cena di fine anno nei ristoranti degli hotel confinando gli ospiti in camera ci ha tagliato le gambe e le prenotazioni" spiega.
Nei suoi sei alberghi sono occupate in tutto otto stanze, informa, e tra i clienti soltanto una coppia che ha prenotato all'hotel Royal Santina, di fronte alla stazione Termini, ha scelto anche la cena, forzatamente in camera: "Il room service a Capodanno non e' una soluzione festaiola molto appetibile, è un po' una soluzione da malati".
All'hotel Eden va invece leggermente meglio con il quindici per cento delle novantotto stanze prenotate per domani sera con relativa cena in camera: "Sarà un servizio in camera innanzitutto rispettoso dei protocolli antiCovid - chiarisce all'AGI il residente chef Fabio Ciervo - ma che non dimenticherà di servire, insieme ai piatti, anche gadget capodanneschi dai cappellini alle trombette, per festeggiare come si deve".
Nel menù aperitivo a base di scampi, emulsione di parmigiano, carpaccio di baccalà e nocciola, ravioli con anguilla, filetto di rana pescatrice con carciofo e tartufo, pera arrostita con mandorle ed emulsione di caffé . Sorpresa finale, perche' le tradizioni si rispettano anche negli hotel superlusso, cotechino e lenticchie.