AGI - I venditori con una barba curata sembrano suscitare un sentimento di affidabilità e tendono a concludere l’affare più spesso e a registrare livelli di soddisfazione più elevata da parte del cliente. Il bizzarro risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Business Research, condotto dagli esperti della St. Edward's University di Austin, che hanno analizzato le probabilità di vendita e la percezione di competenza legate alla presenza di venditori con e senza barba.
“L’effetto di aumentata affidabilità è stato osservato in numerosi settori – afferma Sarah Mittal della St. Edward's University di Austin – e non sembrava legato a l’etnia o all’età del rappresentante di vendita o del cliente, né da caratteristiche soggettive del venditore, come la sua avvenenza o la simpatia”.
Il team ha utilizzato Facebook Ad Manager per condividere annunci sulla piattaforma, utilizzando immagini di venditori e promotori con e senza barba. “Gli annunci in cui era presente un venditore con la barba ha prodotto in media il quadruplo di click rispetto agli altri nei servizi industriali – riporta la scienziata – mentre per gli annunci tecnologici la barba sembrava raddoppiare le interazioni positive. Sembra che la cura della barba sia davvero associata a una percezione di un messaggio coerente sulla competenza nel proprio campo, un fattore chiave per il successo delle vendite”.
Stando ai risultati degli esperti, chi si occupa di vendita o assistenza al cliente potrebbe beneficiare di un look tricologico. “La barba è soggetta alle tendenze della moda – commenta la ricercatrice – ma da una prospettiva evolutiva rappresenta un indizio di mascolinità, maturità, competenza, leadership e status. Per le nostre menti preistoriche, una barba ben curata trasmette un’idea di immuno-competenza, cioè la capacità del corpo di produrre una risposta immunitaria a un virus o batteri”.
Studi precedenti avevano indicato che gli addetti alle risorse tendevano a considerare i candidati con la barba meno affidabili o più aggressivi, ma gli autori ribadiscono che i peli sul viso rappresentano la manifestazione più evidente del dimorfismo sessuale umano, che si esplica nelle differenze fisiche tra i generi sessuali, anche se lo scopo evolutivo della barba è un enigma di lunga data.
“C’è chi ritiene che la peluria facciale porti vantaggi dal punto di vista dell’attrattiva sessuale – afferma Mittel – una ricerca del 2019 ha scoperto che la barba può attutire l’impatto di un pugno del 37 per cento in più rispetto al volto rasato”.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sottolineano che le diverse acconciature possono compromettere la capacità di aderenza della mascherina e dei dispositivi di protezione al viso, provocando da 20 a mille volte più fuoriuscite rispetto alla pelle liscia. Come evidenziano i CDC, inoltre, i peli non agiscono come filtro perché non sono abbastanza densi e sono troppo grandi per catturare le piccole particelle. “Le barbe – conclude Mattel – possono raccogliere molti germi e batteri, per cui è necessario curare la peluria facciale per mantenere un corretto equilibrio tra benessere, salute e vantaggi sociali”.