AGI - Dieci secondi interminabili di paura, forse quindici, accompagnati dal boato di quella che è sembrata una "esplosione". Cinque giorni dopo la scossa che ha fatto tremare Milano, è toccato alla punta opposta della penisola, la Sicilia, vivere identici attimi di terrore: un sisma di 4.4 è avvenuto in mare a 30 km di profondità, ma a pochi km dai territori che si affacciano sul Golfo di Gela.
Nessuno è rimasto ferito, solo qualche palazzina ha subito danni. "Ha vibrato tutto, i muri delle case e i camper nei campeggi della zona. Subito dopo - dicono ancora alcuni testimoni - le imposte hanno sbattuto violentemente, mentre i cani abbaiavano come impazziti. Anche gli ospiti dei campeggi hanno sentito i camper spostarsi sotto di loro. È stato terribile".
Ha tremato tutta l'isola, da Palermo a Messina, e lo sguardo di molti si è rivolto all'Etna, da settimane in attività, da un paio di giorni molto intensa. "Assolutamente no", è stata la risposta all'AGI di Stefano Branca, direttore dell'Ingv di Catania, quando gli è stato chiesto se esista una relazione con l'eruzione. "Dal punto di vista della magnitudo - ha aggiunto - il sisma non è stato significativo, poichè profondissimo. Siamo in presenza dello spostamento della placca africana, che si muove di un millimetro l'anno. E' la dinamica della crosta terrestre".
Vittoria, Acate, Gela: nei comuni più vicini all'epicentro le persone sono scese in piazza. Il presidente della Regione, Nello Musumeci è in contatto con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, per un costante aggiornamento della ricognizione di eventuali conseguenze. A gela una palazzina di quattro piani e abitata è rimasta lesionata, mentre a Ragusa sono in corso verifiche su due edifici. Sul territori del ragusano sono stati attivati i Centri operativi comunali. Molte persone resteranno fuori a dormire, questa notte.