AGI - Virginia Raggi, sindaca di Roma, assolta ieri dall'accusa di falso in atto pubblico va al contrattacco. Già ieri, giusto il tempo di metabolizzare una nuova assoluzione da parte dei giudici di Roma si è subito tolta qualche sassolino dalla scarpa: 'in primis' ha spedito messaggi chiari a quei 'grillini' ai quali una sua condanna non sarebbe dispiaciuta, anche se la diretta interessata aveva già detto a chiare lettere che non avrebbe rinunciato affatto a ricandidarsi per le prossime amministrative.
E poi si è rivolta ai suoi avversari politici, i cui primi commenti alla sentenza sono arrivati con il contagocce, e a chi in questi anni, Governo in testa, avrebbe poco contribuito alla rinascita di Roma, dopo le macerie lasciate dall'inchiesta 'Mafia Capitale'. "Chi ha la coscienza a posto - si è sfogata Virginia Raggi - non si offenderà per queste parole ma tanti altri almeno oggi abbiamo la decenza di tacere. Se vogliono dire o fare qualcosa realmente, facciano arrivare risorse e gli strumenti per utilizzarle ai romani e alla mia città. C'è una legge di bilancio per dimostrare con i fatti di voler fare politica. Il resto sono chiacchiere".
Oggi, in un'intervista ad un quotidiano romano, ha rilanciato la sua candidatura al secondo mandato di sindaco di Roma. "L’assoluzione toglie un pretesto per 'farmi fuori' a chi magari già immaginava un mega inciucio per la corsa al Campidoglio. La differenza è che a me della poltrona non importa nulla. A me interessa soltanto portare avanti un lavoro, difficile, che ho avviato quattro anni fa", spiega. E ora, commenta, "mi aspetto che tutte le forze politiche abbiamo rispetto per la Capitale. E che al di là degli schieramenti politici votino lo stanziamento di fondi per Roma".
Per Raggi, "i commercianti vanno ristorati: il Governo tagli le tasse per chi quest’anno non ha potuto fatturare. Mi riferisco a Imu e tassa sui rifiuti. Noi siamo intervenuti sulle tasse comunali ed abbiamo lanciato un fondo di 3 milioni per il microcredito per concedere prestiti a piccoli imprenditori che non hanno sostegno dalle banche. Roma storicamente è indietro sullo sviluppo delle infrastrutture: abbiamo presentato richieste per finanziare il potenziamento di metro e tram. Cose concrete" Ma nella bozza italiana del Recovery Fund non c’è traccia del "progetto importante per Roma". "Le chiacchiere stanno a a zero - afferma ancora Raggi - i romani sono stanchi di promesse. I progetti sono sul suo tavolo".