AGI - Il piano pandemico “andava aggiornato fin dal 2010 perché la situazione epidemiologica era cambiata rispetto al 2006, anno della stesura, ed erano subentrate delle raccomandazioni dell’Oms agli Stati Membri”. Così Robert Lingard, responsabile della comunicazione del Comitato che raccoglie i familiari delle vittime del Covid, risponde al direttore vicario dell’Oms, Ranieri Guerra, il quale, in un’intervista all’AGI, aveva affermato che “la situazione epidemiologica era rimasta invariata dal momento della stesura nel 2006”.
L'uomo che ha trovato il Rapporto 'sparito', da Guerra solo disinformazione
Il tema è quello del piano pandemico al centro dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della pandemia nella provincia più colpita. Stando a una serie di mail e alla testimonianza del funzionario dell’Oms, Francesco Zambon, Guerra avrebbe imposto agli autori di un Rapporto sulle falle del sistema italiano a postdatare il documento al 2016 per far sembrare aggiornato il documento. “Una modifica solo formale rispetto a un piano vigente”, l’ha definita Guerra. Ma Lingard, che ha scovato e portato in Procura il Rapporto pubblicato per 24 ore sul sito dell’Oms e poi sparito, sostiene che Guerra stia portando avanti “una campagna di disinformazione a scopi personali”.
“In realtà – dice in rappresentanza del Comitato Noi Denunceremo – dal 2007 al 2017, quando Guerra lascia l’incarico di Direttore Generale per la prevenzione sanitaria al Ministero della Salute, la situazione epidemiologica riguardante i virus influenzali era molto cambiata. Basti pensare alla pandemia H1N1, la cosiddetta influenza suina, del 2009”. Secondo Lingard, proprio alla luce di questa esperienza e delle carenze emerse, proprio un documento apparso sul sito dell’Oms nel 2010 invitava gli Stati Membri a una “rettifica” dei piani e delle attività di pianificazione.
Comitato vittime, Guerra mente su quando stava al Ministero della Salute
A Guerra, che evidenzia come “Sars –Cov-2 non è un virus influenzale”, il Comitato replica esortandolo a “non nascondersi dietro terminologie tecniche.
E quanto alle linee guida rimarca che “l’Oms nel 2013, appena prima che Guerra assumesse il suo ruolo presso il Ministero, pubblica un documento dal titolo ‘Pandemic Influenza Risk Management Who Interim Guidance' che cambia completamente l’approccio nella gestione della pandemia, sulla base della ‘lezione’ della suona, sostenendo che vadano applicati “i principi della gestione del rischio di emergenza per la salute”.
Sul sito dell’Oms, si leggeva che “il piano pandemico è un documento vivo che viene rivisto regolarmente”. Sempre in tema di prevenzione, Guerra aveva detto di avere compilato dal 2014 al 2016, quando era al Ministero, le autovalutazioni annuali sulle 'core capacities’ inviandole all’Oms. “Ma non è vero – contesta Lingard – dal sito dell’Oms apprendiamo che non solo mancano le autovalutazioni del 2012 e del 2013, ma anche quelle del 2014, 2015 e del 2017, quando era direttore generale della prevenzione sanitaria”.