AGI – Ha ferito la sua compagna in viso con un coltello da cucina davanti ai figli piccoli. Per questo è stato accusato di "sfregio al volto", una delle fattispecie introdotte con il "Codice Rosso" dopo gli episodi di cui sono state vittime Lucia Annibali e Jessica Notaro, un 23enne italiano arrestato nella notte a Rozzano, periferia sud di Milano.
A configurare il nuovo tipo di reato, che prevede una pena da 8 a 14 anni, è stata la pm di Milano, Alessia Menegazzo, dopo l’arresto in flagranza, anche per maltrattamenti e lesioni.
A dare l'allarme i vicini di casa, dopo aver sentito le urla della donna
A dare l'allarme, che ha fatto arrivare sul posto due pattuglie dei carabinieri di Corsico, sono stati i vicini di casa della coppia, in un condominio di via Milano a Rozzano, raccontando di aver sentito le urla della vittima, una 26enne italiana. Il fatto è accaduto intorno all’1:15. Appena arrivati nelle vicinanze del palazzo, già dalla strada, i militari hanno sentito le richieste d’aiuto della giovane. Entrati nel condominio, l'hanno trovata sulle scale col volto coperto di sangue e in lacrime, spaventata per sé e per i suoi figli.
Ai militari ha raccontato di essere riuscita a scappare, ma che i piccoli erano rimasti all’interno con il compagno. Mentre la donna veniva soccorsa dal 118, i carabinieri hanno cercato di entrare in casa, ma il marito si era barricato insieme ai figli. Sono serviti diversi minuti di trattativa per convincerlo a farli entrare, e, quando ha aperto, il 23enne aveva in braccio il figlio piccolo; per questo la prima operazione è stata quella di prendere il bambino tranquillizzarlo. In casa c'era anche un secondo figlio, un neonato, lasciato nel passeggino a piangere; il piccolo è stato momentaneamente affidato ai vicini di casa.
Invece l’uomo, che ancora opponeva resistenza, è stato immobilizzato. La prima ricostruzione degli investigatori ha permesso di capire che poco prima aveva ferito con un coltello al volto la compagna dopo una lite. E' stato quindi arrestato in flagranza per lesioni e maltrattamenti, e per "deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti". Infine è stato portato a San Vittore. E’ stata considerata anche l’aggravante considerando che già in agosto era stato condannato a Bergamo per maltrattamenti nei confronti della stessa donna. Si attende il provvedimento del gip per la convalida.