AGI - Inizia a configurarsi come un vero e proprio macabro rompicapo. Dopo il ritrovamento di due valige con resti umani in stato di decomposizione, la prima il 10 dicembre e la seconda il giorno successivo, l'11, questo pomeriggio i carabinieri hanno scoperto una terza valigia. Con l'identico contenuto: resti umani.
L'area è sempre la stessa, quella di Sollicciano, località nota anche per la presenza del carcere fiorentino, nell'immediata periferia di Firenze. La scoperta è stata fatta anche questa volta dai carabinieri, nel corso di un sopralluogo nello stesso campo dove nei giorni scorsi c'erano stati gli altri ritrovamenti.
Anche i resti scoperti oggi pomeriggio, come i precedenti, sono in stato di saponificazione. Ma, rispetto a quelli dei giorni scorsi sono, secondo quanto si apprende, non completi ma appartenenti solo alla parte superiore del corpo, chiusi dentro un'altra valigia più piccola. Adesso si trovano presso l'istituto di medicina legale per i relativi accertamenti.
Giovedì scorso, dunque un primo bagaglio con le ossa è stato trovato dal contadino che coltiva l'appezzamento di terra stretto tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere di Sollicciano. Il giorno seguente, un'altra valigia con la parte inferiore del corpo.
Dall'autopsia, è emerso che il soggetto, ancora ignoto, dell'apparente età di almeno 40 anni, è stato ucciso con una coltellata alla gola. La morte risale a non meno di sei mesi fa. L'ipotesi è che le tre valigie siano state letteralmente lanciate dalla vicina superstrada, che scorre sopraelevata rispetto al terreno. L'attenzione è altissima, perché c'è la concreta ipotesa che ci siano altri resti in quel campo.