AGI - Più che un regalo di Natale lei lo definisce “un gesto di amore e di speranza per la comunità”. Stefania Sansonna, libero della Igor Novara campione d’Europa di volley femminile, popolarissima nella città piemontese dove gioca da sette anni, è una delle tante atlete di questo e di altri sport che in questi mesi sono state colpite dal Covid 19.
“Mi è capitato – dice Stefania - nonostante abbia sempre rispettato regole e prescrizioni. Ho però avuto la fortuna che il mio corpo ha reagito al meglio all'infezione. Per cui, nonostante qualche giorno di febbre alta e altri sintomi, sono riuscita a guarire bene. I medici mi hanno spiegato che il mio organismo ha sviluppato una forte risposta anticorpale”.
“Nel corso della mia convalescenza, dopo aver contratto il Covid-19 – ha spiegato la campionessa - ho letto tanto sulla terapia da plasma iperimmune e ho avuto modo di guardare il servizio dedicato all'argomento in una trasmissione che mi ha molto colpita. Così ho approfondito la cosa anche confrontandomi con i medici che mi hanno seguito nel percorso di guarigione e ho deciso che se avessi avuto i requisiti, avrei donato il mio plasma”.
Ecco dunque che Stefania questa settimana si è recata servizio di medicina trasfusionale dell’Ospedale Maggiore di Novara, diretto da Gennaro Mascaro, per donare il suo plasma. L’ospedale novarese è infatti uno dei quelli dove viene attuato il protocollo per l’utilizzo del plasma iper-immune da convalescenti per la cura dei malati infettati da Covid-19.
Cosa rappresenta per te questa donazione? “Sono stata educata – aggiunge il libero di origini pugliesi - ai valori della solidarietà. So che chi è più fortunato ha il dovere di tendere una mano a chi è in difficoltà e sono abituata a farlo in silenzio ma questa volta ho scelto di agire diversamente. Donare è una di quelle azioni che "arricchisce" in primis chi lo fa. A chi è nelle mie stesse condizioni dico solo una cosa: donate! Tendete una mano a chi oggi è in grande difficoltà: è il regalo più bello che possiate farvi!”