AGI - Rivive il Natale di Francesco negli affreschi di Giotto proiettati sulla facciata della basilica superiore di San Francesco: tradizione e modernità si incontrano nella spiritualità francescana. L’evento si è tenuto ad Assisi e celebra simbolicamente il lavoro degli operatori sanitari svolto durante la pandemia. Per l’occasione, infatti, è stata posta nel presepe una statua a grandezza naturale raffigurante un’infermiera.
Nella basilica inferiore di San Francesco è stata celebrata la Messa, presieduta dal card. Mauro Gambetti, che durante l’omelia ha sottolineato: “Noi siamo fatti per generare vita… Non possiamo restare timidamente chiusi nelle sacrestie o continuare a ripetere le solite cose; né possiamo preoccuparci di farci accettare da tutti, di raccogliere consensi, di non ricevere troppe critiche e di non perdere qualche privilegio… Per cui, è ovvio che è irrazionale stare ad aspettare che passi la piaga del Covid per ricominciare tutto come prima; questa piaga ci chiede di attivarci per cambiare stile di vita, per uscire dalla schiavitù dell’attuale sistema economico e rientrare nella via che conduce al Paradiso, la via della fraternità, dell’amore reciproco”.
Cinquanta pastori per un presepe
A seguire la benedizione del presepe e l’accensione dell’albero di Natale. Statue a grandezza naturale e videoproiezioni che ripropongono gli affreschi di Giotto sulle facciate della basilica superiore di San Francesco e della cattedrale di San Rufino, video mapping, a cura dell’architetto Marco Capasso, e giochi di luci nelle strade della città, con la direzione artistica di Mario Cucinella.
Il presepe è composto da 50 pastori che ripropongono la Natività e l’Annunciazione. L’albero di Natale, installato nella piazza inferiore della basilica di San Francesco, è un abete bianco di 13 metri ed è offerto dall’assessorato all’Agricoltura e Foreste della Provincia autonoma di Trento. Riferisce il Sir che l’abete, addobbato con circa 40mila luci a led, proviene da selvicoltura sostenibile della Valle dei Mocheni e per ogni pianta tagliata in queste aree viene reimpiantata immediatamente una nuova.
Tradizione e tecnologia
Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, ha fatto notare: “Abbiamo coniugato tradizione e tecnologia per far sì che tutto diventi ponte, ieri come oggi. Chi potrà venire in questi giorni, fino al 6 gennaio, ad Assisi, pandemia permettendo, avrà modo di vedere un video mapping che darà ‘nuova’ luce all’intera facciata della basilica di San Francesco”.
Grazie alla web app nataledifrancesco.it sarà possibile ammirare fino al 6 gennaio le video proiezioni della Natività di Gesù e dell’Annunciazione di Maria, affreschi di Giotto e bottega presenti nella basilica inferiore di San Francesco, e l’esclusivo video mapping dell’interno del complesso monumentale, che permetterà allo spettatore di immergersi negli oltre 10mila metri quadrati di affreschi, realizzato dallo studio dell’architetto Marco Capasso.