(AGI) - Un ettaro di ginepri abbattuti in pochi giorni nell’area protetta di Porto Conte ad Alghero davanti a un hotel dove 50 anni fa vennero girate alcune scene di un film di 007. È successo lo scorso weekend quando, lavorando probabilmente anche la notte, le piante secolari che si affacciavano su uno degli specchi d’acqua più conosciuti del golfo sono stati tagliati alla radice nel giardino dell’hotel Capo Caccia. A scoprire lo scempio gli agenti del Corpo forestale che hanno posto sotto sequestro l’intera area e denunciati i responsabili all’autorità giudiziaria.
Un danno ambientale e paesaggistico incalcolabile
Non solo ginepri, ma anche pini, piante di lentisco e rosmarino rasi al suolo e ridotti in piccole scaglie di legno con la cippatrice. Ora il profilo di quel tratto di costa che affaccia sul mare di Capo Caccia, dove prima c’era una folta vegetazione, appare visibilmente cambiato e al posto dell’aspro verdeggiare dei ginepri, c’è un grande distesa di terra battuta. Un danno ambientale e paesaggistico incalcolabile. Le piante secolari e le altre specie selvatiche sono tipici di quell’ambiente e lo rendono caratteristico e suggestivo.
Gli ecologisti, valutare ipotesi di reato
Chi ha agito pare lo abbia fatto senza le autorizzazioni necessarie e ora l'associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico ha chiesto alla magistratura di accertare se sia stato compiuto qualche reato.La parte di costa deturpata fa parte del parco naturale regionale di Porto Conte e come tale tutelata da vincoli paesaggistici. L’hotel Capo Caccia, chiuso da diversi anni, è stato venduto all’asta nel 2019 dopo numerosi tentativi e nell’ultimo periodo erano in corso dei lavori probabilmente in vista della riapertura. Il complesso alberghiero è particolarmente suggestivo perché immerso nella baia delle Ninfe, avvolto da una fitta vegetazione mediterranea è stato famoso soprattutto negli ani ’70 quando venne girata una scena per il blockbuster di 007 ‘La spia che mi amava’ con Roger Moore nei panni di James Bond.