AGI - Tuta mimetica e stivaletti da parà, coltello sulla spalla sinistra, pistola mitragliatrice M12, corporatura atletica: sono gli uomini dello Squadrone Cacciatori di Calabria, protagonisti, insieme con i loro colleghi della compagnia di Palmi (RC), dell'arresto del latitante Rocco Graziano Delfino, avvenuto nella serata di ieri.
Lo squadrone fu costituito nel luglio del 1991 per porre fine alla stagione dei sequestri cominciata negli Anni Settanta. Una pagina tragica della vicenda calabrese che coinvolse centinaia di persone. Il comando generale dell'Arma affidò ai cacciatori il compito di snidare dall'Aspromonte sequestratori e criminali latitanti. Cento uomini super addestrati, capaci di sopravvivere ad un appostamento di 20 ore a 42 gradi d'estate o a -17 d'inverno rastrellano il territorio della Locride per contrastare la criminalità organizzata.
Tra i loro compiti anche quello di estirpare le piante di marijuana che consentono alle cosche di arricchirsi. Lo squadrone eliportato Cacciatori di Calabria dipende dal Gruppo operativo "Calabria" dell'Arma dei Carabinieri ed è sotto la diretta responsabilità del vice comandante della Legione "Calabria".
Il reparto è costituito da un comandante, dalla squadra comando e da quindici squadre, unità operative minime dello squadrone, responsabili di una propria zona d'operazione e inserite in due plotoni cacciatori, che hanno almeno un tiratore e un pattugliatore scelti. In un plotone è presente una squadra composta interamente da rocciatori, nell'altro, una di rocciatori abilitati al soccorso in montagna.
Ogni squadra è composta esclusivamente da specialisti: rocciatori, pattugliatori scelti, tiratori scelti e artificieri che lavorano quotidianamente contro quella che oggi è considerata la mafia più potente e che riescono spesso a violare i santuari delle 'ndrine, raggiungendo le zone più impervie dell'Appennino calabrese. Il berrettino mimetico, nelle operazioni più delicate, sostituisce il caratteristico basco rosso troppo visibile sul terreno. Spesso sono gli stessi arrestati a complimentarsi con loro per l'abilità dimostrata. I successi maturati sul campo hanno indotto di recente il ministero dell'Interno a istituire reparti con le stesse caratteristiche in Sicilia e in Sardegna.
Nel 2018 quattro docufilm su Raidue dedicate allo 'Squadrone'