AGI - Il Comitato tecnico scientifico che monitora la situazione epidemiologica in Italia "non ha mai sostenuto la necessità di chiudere le scuole". Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, intervenendo a Studio24 su RaiNews24. Miozzo ha sottolineato che invece è "da aprile che il Cts parla di riaprire in sicurezza per studenti, docenti e personale non docente".
"Sappiamo quali sono i rischi, prevalentemente prima e dopo le lezioni quando ci sono gli assembramenti, perché in aula vengono rispettate le norme previste. Purtroppo scontiamo problemi antichi di una scuola che è sempre stata orfana in Italia, investimenti scarsi e quando arriva un virus che impone un impatto simile siamo impreparati".
Rischio di contagio maggiore fuori da scuola
È più facile che uno studente risulti contagiato da Covid-19 se non frequenta la scuola e fa didattica a distanza piuttosto che il contrario, il rischio "è molto sbilanciato" e quindi i ragazzi "è meglio mandarli in aula" ha aggiunto, sottolineando anche i problemi che comunque una didattica a distanza prolungata nel tempo finisce con il comportare nell'equilibrio anche psichico degli studenti.
Miozzo ha sottolineato che "come Cts ci confrontiamo con una comunità scientifica internazionale. Per le scuole ci siamo confrontati costantemente con l'Oms e altre istituzioni e il parere collegiale è che il rischio tra l'esserci e il non esserci in aula è molto sbilanciato".