AGI - “È un peccato non poter aprire a Natale e Capodanno, peccato per gli impianti e per le gravi perdite di noi albergatori. Mi sembra che l’intenzione sia quella di non aprire. Vediamo se l’Alto Adige farà qualcosa sfruttando l’autonomia, ma sarà difficile”.
A dirlo Gustav Thoeni, uno dei più blasonati sciatori a livello mondiale di tutti i tempi, capostipite della ‘Valanga Azzurra’ con in bacheca ben quattro Coppe del mondo generali conquistate negli anni ‘70, in merito al rischio sempre più reale che la stagione invernale non potrà iniziare non solo come consuetudine ai primi di dicembre ma nemmeno per Natale.
Thoeni, 70 anni il prossimo 28 febbraio, oggi è proprietario dell’albergo di famiglia nella sua Trafoi, paesino altoatesino lungo la strada che porta al passo dello Stelvio. “Senza parlare di cifre, non aprendo per Natale e Capodanno, l’incasso sarà almeno un terzo in meno", stima Thoeni che assieme alla moglie gestisce un ‘family hotel’.
"Vediamo se si riuscirà ad aprire a gennaio per poi andare avanti fino a Pasqua, ma molto dipenderà se arriveranno i turisti perché se non potranno spostarsi sarà un altro grande problema. In un albergo chiuso le spese comunque ci sono sempre, a partire da quelle di riscaldamento. L’estate? Diciamo che è andata abbastanza bene”.