AGI - "Motivi personali e familiari me lo impediscono": è questa la motivazione indicata da Eugenio Gaudio dopo la decisione di non accettare l'incarico a commissario della sanità in Calabria.
L'ex rettore dell'Università "La Sapienza" lo ha dichiarato in una intervista a Repubblica.it, aggiungendo: "Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare. Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore".
Gaudio ha anche fatto riferimento alle voci circolate dopo la nomina sul suo coinvolgimento nell'inchiesta di Catania per i concorsi truccati negli Atenei: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania - ha concluso Gaudio - ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".
"Il professore non aveva deciso"
Spiega Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute: "È vero che al professor Gaudio era stata chiesta la disponibilità al posto di commissario per la Calabria, e immagino che abbia detto che si riservava di valutare, e poi è arrivato alla decisione di non accettare. Quindi non si può dire che si sia dimesso".
Intervenendo nella trasmissione 'Oggi è un altro giorno' su Rai Uno, Zampa ha detto: "Penso e spero che si vada veloce per trovare il commissario speriamo che nella difficoltà e sofferenza di queste ore venga fuori la soluzione migliore. Si tratta di un commissariamento molto articolato e importante, diverso dal passato".
"Dopo la rinuncia del professor Gaudio, mi chiedo cosa debba ancora accadere perché qualcuno tragga le conseguenze politiche del caos in atto sulla pelle della Sanità calabrese", si chiede la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "Se la situazione non fosse grave e seria, saremmo alle comiche. Tre commissari bruciati in una settimana rappresentano un mix di improvvisazione e di incompetenza, tra scelte grottesche e improbabili soluzioni miracolistiche come quella di Gino Strada. Si ponga subito fine al commissariamento restituendo alla Calabria il controllo delle proprie strutture sanitarie. Ormai il governo ha smarrito la strada, e non solo in Calabria".
Articolo aggiornato alle ore 15,30.