Ha dichiarato che la sua azienda aveva subìto un’ingente perdita di fatturato per la grave crisi economica causata dalla pandemia riuscendo ad ottenere dallo Stato un contributo a fondo perduto di 60.500 euro. Perdita che in realtà non aveva mai subito, secondo quanto accertato dai finanzieri del Comando provinciale di Crotone che hanno denunciato alla Procura della Repubblica un imprenditore crotonese per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato.
Allo stesso tempo è stato richiesto il sequestro preventivo della somma illecitamente percepita dall'imprenditore. La scoperta dell'illecita percezione del contributo è affiorata nel corso dei controlli che le fiamme gialle crotonesi hanno intensificato in questo periodo, seguendo le direttive emanate dal comando generale della Guardia di finanza finalizzate a contrastare i tentativi di speculazione sulle forme di ristoro.
Pertanto, analizzando i flussi finanziari e le movimentazioni bancarie di un’azienda crotonese, hanno accertato che il suo amministratore, al fine di ottenere il contributo a fondo perduto di 60.500 euro, aveva dichiarato falsamente all’Agenzia delle entrate di aver avuto un’ingente perdita di fatturato.
La ricostruzione del reale volume d’affari dell’azienda da parte dei finanzieri ha consentito di appurare l’indebita percezione del contributo e, dagli ulteriori approfondimenti investigativi, è emerso come l’imprenditore, appena ricevuto il contributo di denaro pubblico, lo avesse immediatamente sperperato effettuando spese di carattere personale non correlate all’attività di impresa.
Ad Africo, nel Reggino, 91 'furbetti' del bonus spesa
Ad Africo, nel Reggino, invece, la Guardia di finanza ha individuato 91 persone che, grazie ad autocertificazioni mendaci hanno percepito indebitamente il "Bonus spesa Covid-19" per un totale complessivo di 21.500 euro. I buoni erano stati erogati dai Comuni della provincia e destinati alle famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dalla pandemia in atto.
Le indagini dei militari della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno accertato che su 98 percettori ben 91 sono risultati irregolari, poiché almeno uno o più componenti dei rispettivi nuclei familiari avevano ricevuto lo stipendio, anche per importi cospicui, oppure avevano percepito il reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali.
Al termine delle attività svolte sono state irrogate sanzioni amministrative, per indebita percezione di erogazioni pubbliche, per complessivi 64.500,00 euro e sono stati segnalati i trasgressori al Comune , al fine di avviare il consecutivo recupero delle somme indebitamente percepite, complessivamente pari a 21.500,00 euro.