Processo penale telematico, primo atto depositato a Reggio Emilia
AGI - Documenti, memorie, istanze: tutti gli atti di conclusione delle indagini preliminari (ex 415 bis)dovranno essere obbligatoriamente depositati in maniera telematica. Il primo atto è stato depositato dall’avv. Matteo Marchesini: si è trattato della nomina del difensore di fiducia.
Nasce a Reggio Emilia il Processo penale telematico: Procura, Ordine degli Avvocati e Camera Penale hanno siglato ieri un protocollo unico a livello nazionale che semplificherà le attività degli avvocati: in corso anche
la digitalizzazione di tutti i fascicoli nativi cartacei della Procura. L'atto (“Protocollo ai fini di prima attuazione dell’art. 24 Decreto Legge 137/2020” dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia) è stato firmato dal procuratore capo Marco Mescolini, dal presidente dall’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia Celestina Tinelli, e dal presidente della Camera Penale di Reggio Emilia, Angelo Russo.
“Ho provato una sensazione di grande facilità di accesso agli uffici , al di là del problema Covid – spiega all’AGI Matteo Marchesini- l’estrema facilità di poter depositare con un click un atto penale ; spero che sia di buon auspicio e faciliti il lavoro di tutti gli avvocati. Il sistema andrà ben sperimentato – spiega ancora Marchesini, che in qualità di consigliere dell’ordine degli avvocati reggiani si è occupato anche di fare una sperimentazione - intoppi particolari non ce ne sono stati, vedremo a livello nazionale come funzionerà”.
Obiettivo, evitare code e assembramenti negli uffici giudiziari reggiani (anche tramite il servizio attivato dall’Ordine in accordo con la Procura e il Tribunale di prenotazioni degli accessi, cosiddetto Prenotalex), al fine di contenere i rischi di contagio per tutti gli utenti del Palazzo di Giustizia reggiano, da oggi anche protagonisti dell’inizio del processo penale telematico.
Resta un importante documento di riferimento il protocollo, siglato fra le medesime parti il 9 giugno scorso, relativo al deposito degli atti via posta certificata (pec), tuttora in vigore per quanto riguarda gli atti diversi da quelli sopra indicati. Primo protocollo, anche questo, a livello nazionale a prevedere in Procura il deposito via pec e tanto precursore da essere già allineato a quanto previsto oggi dal decreto legge citato per quanto riguarda i depositi via pec, così come i provvedimenti e protocolli siglati in tale senso nella primavera scorsa da Tribunale e Avvocatura.
È in corso, inoltre, la digitalizzazione di tutti i fascicoli 'nativi' cartacei della Procura, che si prevede terminerà entro sei mesi, grazie al supporto dei volontari Auser e di Fondazione Giustizia di Reggio Emilia e all’unico dipendente inviato dal Ministero, i quali stanno provvedendo all’inserimento nei registri informatici (cosiddetti TIAP - Trattamento informatico atti processuali) dei fascicoli integrali. Questo permetterà all’avvocatura di visionare e acquisire più facilmente copia telematica dei fascicoli nelle salette già attrezzate di computer a disposizione degli avvocati. Il Portale deposito atti penali (PDP), costituirà in un futuro molto prossimo, un punto unico di accesso non solo per il deposito degli atti, ma anche per la loro consultazione, colmando così il divario attualmente esistente rispetto al processo civile telematico.