AGI - “Questa storia del virus ha proprio rotto le scatole, non c’è nessuna emergenza sanitaria, la tv racconta solo balle su balle, muoiono persone di tumore e le classificano come Covid”.
E’ una delle frasi indirizzate agli studenti via WhatsApp dal cellulare di un docente di matematica e fisica del liceo delle Scienze umane ed Economico di Jesi. Una posizione negazionista nei confronti della pandemia in atto, con “tutti i tamponi che non servono ad altro che a destabilizzare”, che si chiudeva con una proposta: “Visto che è bel tempo, perché non venite seduti lungo il Corso, davanti alla scuola, facendo Dad con il cellulare per farvi sentire un po’?
Che cavolo fate a casa da soli nella deprimente camera in cui c’è solitudine e non crescita in tutti i sensi’. Lo so che non è facile, ma se ci organizziamo almeno un giorno per farsi sentire si può fare…”. E poi un altro messaggio: “L’obiettivo di tutta sta storia è farvi fare il prossimo vaccino che non sarà un vaccino normale, ma Covid cioè copertura vaccinale intelligenza digitale”.