AGI - Barelle con i pazienti per terra, lettini in corsia, segni sul pavimento fatti con lo scotch indicanti i simboli "meno" e "piú". È quanto denunciato dal sindacato delle professioni infermieristiche Nursind negli ospedali di Rivoli e Ivrea, nel Torinese.
"Pazienti covid per terra, percorsi sporchi puliti riadattati dal personale, lavori mai fatti, territorio inesistente e assunzioni che dovevano arrivare prima - dicono dal sindacato - sono il riassunto delle drammatiche condizioni della sanità piemontese. Non abbiamo più parole, invochiamo l'aiuto urgente del Governo".
Anche il sindacato delle professioni infermieristiche di Torino Nursing Up sottolinea la difficile situazione che si sta vivendo in ospedali e pronto soccorso.
"La situazione del Dea dell'ospedale Maria Vittoria, da ieri, dopo la decisione di chiudere il Dea dell’ospedale Martini per la trasformazione in presidio Covid, sta esplodendo. È necessario intervenire subito perché il sovraffollamento, derivato dai pazienti che dal Martini si rivolgono al Maria Vittoria, non è più sostenibile".
“Ieri alle ore 17 - spiegano il segretario regionale del Piemonte del sindacato Claudio Delli Carri e il segretario aziendale Città Metropolitana Fausto Russo - ci sono state segnalate ben 14 ambulanze in coda all’ospedale Maria Vittoria, in attesa di “caricare” i pazienti da trasferire in altri ospedali del territorio. Sempre ieri c’erano più di cento pazienti che stazionavano al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, la maggior parte positivi al Covid. È una situazione allucinante che non crediamo si possa risolvere nei prossimi giorni senza che si intervenga subito”.