AGI - Il Consiglio di Stato ha annullato la bocciatura all'esame di maturità di una studentessa padovana perché era provata dallo stress causato dal lockdown. La giovane, assistita dall'avvocato Enrico Martinetti di Cuneo, potrà quindi rifare l'esame di maturità con una commissione esterna differente da quella che l'aveva giudicata nella prima prova.
Possibile precedente anche se la materia è 'inesplorata'
"La ragazza era in una condizione di particolare stress psicofisico - ha spiegato all'AGI il legale - una condizione certificata da una documentazione medica. La scuola non ha però tenuto in debita considerazione questa sua sofferenza e pertanto non ha adottato alcun piano didattico personalizzato né ha rappresentato alla commissione questa sua situazione. La sentenza del Consiglio di Stato, che ribalta quanto inizialmente deciso dal Tar del Veneto, può sicuramente costituire un precedente per quanto si tratti di una materia ancora per molti versi inesplorata".
La ragazza in cura da uno psicologo della scuola
La richiesta di annullare la bocciatura avanzata dalla famiglia era stata inizialmente respira dal Tar perché i giudici avevano ritenuto insufficiente la documentazione sanitaria presentata dalla famiglia della studentessa. "Il Consiglio di Stato ha poi appurato - ha spiegato l'avvocato Martinetti - che la famiglia aveva tempestivamente fatto pervenire anche negli anni precedenti la cartella clinica della ragazza con la specifica delle sue patologie, precisando che la stessa era anche in cura presso lo psicologo della scuola".
La giovane ha raccontato di essere stata sopraffatta dalla disperazione a causa della pandemia e del lockdown al punto da aver pensato ad un gesto estremo. Dopo la decisione della giustizia amministrativa. la giovane attenderà che l'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto nomini la nuova commissione e decida se la prova potrà essere ripetuta in presenza o da remoto.