AGI - La Regione Piemonte sta lavorando all'organizzazione di un sistema con strutture modulari esterne agli ospedali, in grado di accogliere i pazienti Covid di bassa e media intensità. Sono in corso le valutazioni per scegliere quali saranno gli ospedali coinvolti. Per la realizzazione delle strutture esterne modulari, oltre alla Protezione civile, è stato coinvolto l'Esercito.
L'intenzione della Regione Piemonte è quella di aumentare i posti letto per i malati Covid non realizzando un'unica grande struttura, ma agendo ospedale per ospedale. Duplice, secondo la Regione Piemonte, il vantaggio: da un lato, la vicinanza della struttura mobile all'ospedale nel caso di un aggravamento del malato, dall'altro vista la difficoltà nel reperire personale infermieristico, la possibilità di spostamento per il personale sanitario tra l'ospedale e i 'container'.
I primi sopralluoghi si sono svolti in 9 ospedali del territorio piemontese. Oggi la Regione Piemonte ultimerà questi primi allestimenti grazie alla collaborazione delle Forze Armate e della Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito del progetto di supporto alla Sanità Nazionale voluto dal Ministero della Difesa.
In provincia di Torino, presso l’ospedale di Rivoli, è stato già ultimato il montaggio di due tensostrutture che serviranno in particolare ad alleggerire la pressione sul pronto soccorso come area di pre-triage e sala d'attesa. Un altro allestimento è in programma entro stasera al San Giovanni Bosco di Torino e domani mattina al San Luigi di Orbassano. In provincia di Cuneo è in corso l’allestimento presso l’ospedale di Savigliano, ed è stato ultimato anche al Santa Croce di Cuneo. Oggi si allestiranno le strutture modulabili anche presso l’ospedale di Asti.
Sono invece ancora in corso dei sopralluoghi presso gli ospedali di Vercelli, Alessandria e a Chivasso. La Regione sta valutando la possibilità di effettuare nelle prossime ore dei sopralluoghi anche presso il Maria Vittoria e il Martini di Torino.