AGI - Per i cambiamenti climatici, il surriscaldamento e la tropicalizzazione sono arrivati in Puglia parassiti "alieni" mai visti prima, a causa dell’innalzamento esponenziale delle temperature anche nel 2020 che si classifica fino ad ora come l’anno più bollente mai registrato in Europa da 112 anni con un anomalia di addirittura 2,33 gradi rispetto alla media.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, sulle specie aliene arrivate in Italia con il surriscaldamento, complici le barriere colabrodo, che hanno fatto strage nei campi coltivati in Puglia dove hanno trovato un habitat ideale, accanendosi su alberi, piante e frutti, dalla Drosophila Suzukii dei frutti rossi all’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, dalla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi al punteruolo rosso che ha fatto strage di decine di migliaia di palme fino alla Tristeza degli agrumi, causando miliardi di danni in campagna con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.
Un autentico flagello è il batterio della xylella introdotto con molta probabilità dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam e ha devastato gli uliveti del Salento dove quest'anno sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva che non sarà certamente recuperata nell'annata 2019 - 2020, secondo un'analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale.
In provincia di Bari, BAT, Lecce, Taranto e Brindisi, secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza della cimice asiatica particolarmente pericolosa per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte del raccolto
Inoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l'alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze - di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta: la 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui gli agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti.
Danni sta facendo anche la Drosophila suzukii, il moscerino killer che colpisce le ciliegie e i frutti con colorazione dall'arancio al rosso con gli effetti che si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. Sotto accusa è "il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo - dice Coldiretti - che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta".