Una banale lite in strada è stata sufficiente a far esplodere nove colpi di pistola contro un gruppetto di giovani appena 18enni: è la ricostruzione della sparatoria avvenuta nella notte in centro a Reggio Emilia, in piazza del Monte, per la quale è stato arrestato, dalla Polizia, un 43enne italiano, Gaetano Lombardi, nato ad Acerra (Napoli) e residente nella città emiliana, con le accuse di tentato omicidio plurimo e di detenzione illegale di arma comune da sparo.
Tra l'autore della sparatoria e i feriti - è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa in questura - non c'era alcuna conoscenza pregressa. A far fuoco è stata una pistola di piccolo calibro, una Beretta 6,35, risultata rubata in una abitazione in provincia di Reggio Calabria e trovata dagli agenti della squadra mobile nascosta dietro al battiscopa, in cucina nell’appartamento dell’arrestato. L’uomo, che aveva precedenti per stalking, ha ammesso le sue responsabilità davanti ad investigatori ed inquirenti.
E’ stato identificato grazie alle telecamere della zona e alla testimonianza di alcune persone che hanno ripreso le fasi della sparatoria. Rinvenuti, nella sua abitazione, anche indumenti (come una giacca senza maniche) che indossava l’uomo con la pistola ripreso dalle telecamere nella fasi concitate seguite ai fatti. L’intervento della polizia è stato pressoché immediato in quanto agenti e forze dell’ordine erano già presenti nel centro città per un servizio di controllo della movida cittadina disposto dal Questore di Reggio Emilia per l’osservanza delle prescrizioni anti Covid-19. Tra i cinque ragazzi rimasti feriti, 3 italiani di origine nordafricana e 2 di nazionalità marocchina, uno è in condizioni serie ma non in pericolo di vita.
Il questore: "Risposta tempestiva"
“Abbiamo dato una risposta tempestiva ed efficace ad un episodio gravissimo. Una persona in pieno centro ha sparato ad alcuni ragazzi. Era necessario dare immediatamente una risposta ed individuare l’autore del reato”:, ha detto il questore di Reggio Emilia, Giuseppe Ferrari, nel corso dell'incontro con i giornalisti. “Quando si ha un controllo capillare del territorio - ha aggiunto - fatti come questo vengono tempestivamente repressi. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto dalle forze di polizia”.
L'arrestato: "Loro maleducati, io eccessivo"
“Sono stati un po' maleducati. Non si fa così. Ma ho avuto una reazione eccessiva”: con queste parole, secondo quanto riferito dagli investigatori, il 43enne Gaetano Lombardi avrebbe ammesso le sue responsabilità. Cinque i giovani rimasti feriti; un 20enne è in serie condizioni ma non in pericolo di vita. Lombardi è stato fermato alle due di notte, nella sua abitazione.